A volte penso che questo tutto sbandierare e strapparsi le vesti sulla globalizzazione sia solo una gran manfrina. Una manfrina buona per gli apocalittici custodi di un protezionismo tardo ottocentesco, quelli come Tremonti per esempio.
Oppure penso anche che sia una gran manfrina ideologica per spiegare la situazione fallimentare di alcune realtà.
Oppure anche in generale sia una visione conforme al desiderio di adeguarsi allo spirito dei tempi e priva di fantasia.
La realtà come al solito è molto più complessa. Tanto per portare un esempio, mi viene in mente la realtà della cantieristica italiana, demolita e lasciata decadere anni fa. All'epoca sembrava un settore improduttivo, roba da terzo mondo, le navi le farnno solo in Korea se va bene o in Congo.
La realtà e' ben diversa adesso nel 2008, l'industria nazionale è sparita, di converso c'e' una richiesta paurosa di ordinativi e paesi come la Turchia hanno il funnel pieno per i prossimi 5 anni.
E' per questo, giusto per pesarla un pò fuori dagli schemi soliti, che linko con piacere questo bel pezzettino di Darwin sulla Germania .
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