Supponiamo che siate il primo esponente di una forza di governo, diciamo di un paese un po' meno fortunato . Il vostro elettorato è composto più che altro da una manica di sicofanti e di clienti, il resto dell'elettorato vi odia, definendovi un dittatore.
Però avete un vantaggio, controllate l'apparato e questo vi è fedele.
A questo punto e' facile, a livello di seggio, spostare il risultato delle elezioni, non è neanche necessario esercitare della coercizione. Basta scommettere sulla bassa affluenza e chiedere nei seggi controllati "dai nostri" di votare per anche per quelli che non si sono fatti vedere. L'importante e' che questi votino in modo ortodosso.
Fin qua tutto bene, il problema e' che questo schema, soft e indolore, crea una correlazione tra la percentuale dei votanti e la vittoria della forza di governo. Praticamente più e' alta la percentuale dei votanti e più alta è la percentuale di vittoria della forza di chi ha imbrogliato.
Ecco, questo e' esattamente quello che deve essere accaduto in Russia.
Si possono mettere a tacere le voci e le opposizioni, ma alla fine, scava scava nei numeri e la verità viene sempre fuori.
C'e' anche un altro grafico che mostra la percentuale di schede nulle e il risultato, ma purtroppo il mio russo, per dirla cosi', non e' assolutamente adeguato a comprenderne il significato. Invito chi si volesse cimentare, a postare qua sotto una traduzione.
7 dic 2007
3 dic 2007
A volte il mondo ti stupisce..
Stamattina due news veloci mi anno fatto dato la percezione di come le cose non vadano sempre in modo scontato.
Si aspettavano i risultati di due consultazioni che vedono per protagonisti due "uomini forti" della scena politica estera.
Innanzitutto, le elezioni Russe hanno dato a Putin un plebiscito molto superiore alle aspettative .
I favori si sono attestati al 60%. Si potrebbe coniare il termine maggioranza Russa. La vittoria è schiacciante e le forze di Russia Unita, con la maggioranza assoluta, si muoveranno a questo punto per emendare la costituzione. Il problema , se di problema si vuol parlare, e' che questa stravittoria, ha creato un po' di imbarazzo al Cremlino. Usa, UE e OCSE si sono subito chieste se queste elezioni si siano svolte regolarmente. Sarkozy invece si è subito congratulato, si vede che l'esperienza dello sciopero ad oltranza dei ferrotramvieri Francesi non gli ha migliorato il carattere.
Chavez , il Caudillo Venezuelano, il populista amico di Bertinotti e di Castro, ha fatto retromarcia sulla modifica costituzionale per cui si era battuto. Ha perso per un 0,7 % di consensi e ha dovuto riconoscere (lui!) che in democrazia a volte le cose non vanno come si vorrebbe.
Per ora questa modifica costituzionale, che gli avrebbe garantito di ricandidarsi ad libitum, non si farà.
Si aspettavano i risultati di due consultazioni che vedono per protagonisti due "uomini forti" della scena politica estera.
Innanzitutto, le elezioni Russe hanno dato a Putin un plebiscito molto superiore alle aspettative .
I favori si sono attestati al 60%. Si potrebbe coniare il termine maggioranza Russa. La vittoria è schiacciante e le forze di Russia Unita, con la maggioranza assoluta, si muoveranno a questo punto per emendare la costituzione. Il problema , se di problema si vuol parlare, e' che questa stravittoria, ha creato un po' di imbarazzo al Cremlino. Usa, UE e OCSE si sono subito chieste se queste elezioni si siano svolte regolarmente. Sarkozy invece si è subito congratulato, si vede che l'esperienza dello sciopero ad oltranza dei ferrotramvieri Francesi non gli ha migliorato il carattere.
Chavez , il Caudillo Venezuelano, il populista amico di Bertinotti e di Castro, ha fatto retromarcia sulla modifica costituzionale per cui si era battuto. Ha perso per un 0,7 % di consensi e ha dovuto riconoscere (lui!) che in democrazia a volte le cose non vanno come si vorrebbe.
Per ora questa modifica costituzionale, che gli avrebbe garantito di ricandidarsi ad libitum, non si farà.
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