Da Repubblica (articolo di F. Rampini) Wen Jiabao:"Abbiamo prestato capitali enormi agli Stati Uniti, sinceramente siamo preoccupati". Questa, per chi pensava che la situazione economica mondiale fosse già sufficientemente brutta, è una pessima avvisaglia, la situazione potrebbe anche peggiorare o probabilmente ristagnare per un tempo più lungo.
E' sicuramente un bel monito per chi, negli USA, sperava di uscire da questa crisi, svalutando il dollaro.
La strana coppia USA - Cina sta in questo caso mostrando alcuni segni di logoramente. Gli USA si trovano nella stessa situazione di qualcuno, che indebitato fino al collo, deve sorbirsi le reprimende del creditore, sul proprio stile troppo disinvolto.
Tollereranno a lungo, gli USA, questa situazione? E la Cina per quanto potrà fidarsi di loro?
14 mar 2009
13 mar 2009
Vent'anni in un soffio.
Sembra ieri, ma sono ormai passati 20 anni dal Marzo del 1989, quanto Tim Berners-Lee scrisse la proposta per un nuovo sistema di information management. Berners-Lee era all'epoca un ricercatore del CERN e il sistema sarebbe diventato lo World Wide Web che tutti conosciamo.
Quella è stata un'idea che a distanza di vent'anni, possiamo dire, ha creato un nuovo mondo.
Un mondo, che nell'89 sembrava impossibile, ha potuto così realizzarsi. Grazie al WWW Internet si è diffusa rapidissimamente al di fuori delle strutture di ricerca ed educative, dove invece era cresciuta precedentemente.
Centinaia di migliaia e poi milioni di persone hanno iniziato a confrontarsi con questa nuovo mezzo, a comprenderlo, a creare servizi, informazioni, contenuti. Tutto in un inarrestabile circolo virtuoso.
Sono stati resi possibili nuovi lavori e nuove professionalità che prima non esistevano. Anche quello di chi scrive, nel suo piccolo.
L'accesso e la condivisione dell'informazione sono diventate, così, inevitabili. Da quel momento, i governi totalitari e illiberali, hanno dovuto mettere in conto la realizzazione di contromisure per limitare anche questa libertà che prima non esisteva. Il loro sforzo per controllare l'informazione da quel giorno è diventato un po' più difficile.
Quella è stata un'idea che a distanza di vent'anni, possiamo dire, ha creato un nuovo mondo.
Un mondo, che nell'89 sembrava impossibile, ha potuto così realizzarsi. Grazie al WWW Internet si è diffusa rapidissimamente al di fuori delle strutture di ricerca ed educative, dove invece era cresciuta precedentemente.
Centinaia di migliaia e poi milioni di persone hanno iniziato a confrontarsi con questa nuovo mezzo, a comprenderlo, a creare servizi, informazioni, contenuti. Tutto in un inarrestabile circolo virtuoso.
Sono stati resi possibili nuovi lavori e nuove professionalità che prima non esistevano. Anche quello di chi scrive, nel suo piccolo.
L'accesso e la condivisione dell'informazione sono diventate, così, inevitabili. Da quel momento, i governi totalitari e illiberali, hanno dovuto mettere in conto la realizzazione di contromisure per limitare anche questa libertà che prima non esisteva. Il loro sforzo per controllare l'informazione da quel giorno è diventato un po' più difficile.
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11 mar 2009
Corsi e ricorsi: La crisi non è la stessa per tutti.
Se siete un imprenditore, forse in questo periodo avete di che preoccuparvi, e' infatti probabile che le banche vi facciano problemi per rinnovare il fido o che vi chiedano improvvisamente di rientrare dallo scoperto.
Anche se siete un dipendente di un'azienda dalla situazione non molto florida probabilmente avete poco da festeggiare. Se poi siete un libero professionista, è probabile che la congiuntura economica vi stia per obbligare a stringere la cinghia e peggio ancora, se siete un lavoratore a termine, in questo periodo più che in altri potreste non vedere il vostro contratto rinnovato.
Una tragedia, quindi.
O no?
Come sempre, dipende egoisticamente da quale lato si osservi la situazione.
Proviamo a guardarlo dal punto di vista di un pensionato, per esempio, o da quella di un lavoratore dipendente di una grande organizzazione stabile come lo stato, per esempio.
Da questo punto di vista, la congiuntura economica potrebbe anche essere valutata come la più favorevole degli ultimi vent'anni.
In questa situazione il vostro stipendio fisso è garantito. Contemporaneamente il costo della benzina scende, insieme ai tassi dei mutui e al prezzo dei generi alimentari. Un periodo in cui non si sente più parlare di più di inflazione programmata e di ritocchi di tariffe e canoni.
E più il sistema va in crisi, più quei i pochi soldi che sembravano non aver valore, adesso un certo peso iniziano a mostrarlo; e più passa il tempo, più quei soldi valgono qualche cosa di più, dato che i prodotti tendono a costare meno.
Dato che in Italia ci sono 3 Milioni e spiccioli di dipendenti pubblici, a questi vanno aggiunti i 16 Milioni di pensionati. 19 Milioni su un totale di 38 Milioni di contribuenti. Con questi numeri possiamo dire che probabilmente il 50% dei contribuenti non sono stati minimamente sfiorati dalla crisi. Anzi stanno decisamente meglio adesso che 8 mesi fa.
Nessun governo con nessuna manovra economica di sostegno alle famiglie, avrebbe potuto creare una situazione cosi' favorevoli.
Questa sono categorie che contrariamente a quando si potrebbe credere, hanno tendenzialmente meno da guadagnare quando l'economia decolla. Infatti in quei momenti l'aumento dell'inflazione tende ad impoverire chi ha un reddito fisso. Al contario, come per un contrappasso economico, quando tutta l'economia retrocede, quando tutti gli altri vanno indietro, chi ha un reddito fisso continua a rimanere fermo dove era. E per un'illusione del movimento, sembra quasi che vada avanti.
Come paese, l'Italia quando l'economia mondiale decolla, mentre tutti gli altri paesi corrono, noi corriamo un po' meno. Di comverso quando gli altri affondano, noi affondiamo sempre un po' meno e tendiamo a rimaniamo a galla.
Siamo strutturalmente e demograficamente organizzati come un paese di dipendenti e di pensionati, nel bene e nel male.
Ecco perché credo che alla fine usciremo da questa crisi probabilmente meno malconci di altri paesi.
Personalmente mi sono semplicemente stancato del profluvio di news sulla situazione tremenda legata al momento.
Qua dsi parla di aiuti e di incentivi, ma preferire vedere qualche idea originale su come venirne fuori. Obama negli USA ha indicato una direzione che consiste nell'investire e incentivare un nuovo modello di sviluppo energetico. Noi invece che cosa abbiamo intenzione di fare oltre ad un Ponte e a qualche pezzo di autostrada? Abbiamo qualche idea che non sia già venuta a Keynes e poi implementata da un Roosevelt 70 anni fa?
La boutade, poi, di togliere gli incentivi sul risparmio energetico e di introdurre un decreto per il rilancio dell'edilizia, non l'ho sinceramente capita.
Anche se siete un dipendente di un'azienda dalla situazione non molto florida probabilmente avete poco da festeggiare. Se poi siete un libero professionista, è probabile che la congiuntura economica vi stia per obbligare a stringere la cinghia e peggio ancora, se siete un lavoratore a termine, in questo periodo più che in altri potreste non vedere il vostro contratto rinnovato.
Una tragedia, quindi.
O no?
Come sempre, dipende egoisticamente da quale lato si osservi la situazione.
Proviamo a guardarlo dal punto di vista di un pensionato, per esempio, o da quella di un lavoratore dipendente di una grande organizzazione stabile come lo stato, per esempio.
Da questo punto di vista, la congiuntura economica potrebbe anche essere valutata come la più favorevole degli ultimi vent'anni.
In questa situazione il vostro stipendio fisso è garantito. Contemporaneamente il costo della benzina scende, insieme ai tassi dei mutui e al prezzo dei generi alimentari. Un periodo in cui non si sente più parlare di più di inflazione programmata e di ritocchi di tariffe e canoni.
E più il sistema va in crisi, più quei i pochi soldi che sembravano non aver valore, adesso un certo peso iniziano a mostrarlo; e più passa il tempo, più quei soldi valgono qualche cosa di più, dato che i prodotti tendono a costare meno.
Dato che in Italia ci sono 3 Milioni e spiccioli di dipendenti pubblici, a questi vanno aggiunti i 16 Milioni di pensionati. 19 Milioni su un totale di 38 Milioni di contribuenti. Con questi numeri possiamo dire che probabilmente il 50% dei contribuenti non sono stati minimamente sfiorati dalla crisi. Anzi stanno decisamente meglio adesso che 8 mesi fa.
Nessun governo con nessuna manovra economica di sostegno alle famiglie, avrebbe potuto creare una situazione cosi' favorevoli.
Questa sono categorie che contrariamente a quando si potrebbe credere, hanno tendenzialmente meno da guadagnare quando l'economia decolla. Infatti in quei momenti l'aumento dell'inflazione tende ad impoverire chi ha un reddito fisso. Al contario, come per un contrappasso economico, quando tutta l'economia retrocede, quando tutti gli altri vanno indietro, chi ha un reddito fisso continua a rimanere fermo dove era. E per un'illusione del movimento, sembra quasi che vada avanti.
Come paese, l'Italia quando l'economia mondiale decolla, mentre tutti gli altri paesi corrono, noi corriamo un po' meno. Di comverso quando gli altri affondano, noi affondiamo sempre un po' meno e tendiamo a rimaniamo a galla.
Siamo strutturalmente e demograficamente organizzati come un paese di dipendenti e di pensionati, nel bene e nel male.
Ecco perché credo che alla fine usciremo da questa crisi probabilmente meno malconci di altri paesi.
Personalmente mi sono semplicemente stancato del profluvio di news sulla situazione tremenda legata al momento.
Qua dsi parla di aiuti e di incentivi, ma preferire vedere qualche idea originale su come venirne fuori. Obama negli USA ha indicato una direzione che consiste nell'investire e incentivare un nuovo modello di sviluppo energetico. Noi invece che cosa abbiamo intenzione di fare oltre ad un Ponte e a qualche pezzo di autostrada? Abbiamo qualche idea che non sia già venuta a Keynes e poi implementata da un Roosevelt 70 anni fa?
La boutade, poi, di togliere gli incentivi sul risparmio energetico e di introdurre un decreto per il rilancio dell'edilizia, non l'ho sinceramente capita.
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8 mar 2009
Siamo stati tutti tirati su ad OGM
Collego da Wired.it quest'articolo di Massimo Buongiorno sulla varietà Creso del grano. Era una storia di cui avevo già sentito parlare qualche anno fa, ma che poi non ero mai riuscito ad approfondire.
In sintesi, la maggior parte del grano utilizzato in Italia appartiene alla varietà Creso. La varietà Creso è stata creata artificialmente negli anni '70 esponendo altre varietà di grano ad un processo di irraggiamento con radioisotopi. Il grano Creso si dimostro più ricco di glutine, più robusto come pianta e il suo successo fu travolgente.
Ecco perché il Creso, il grano utilizzato oggi per fare la maggior parte della pasta, pane biscotti che entrano nelle nostre case, è considerato da alcuni un OGM.
Vi interessa per caso sapere che gusto ha un OGM?
Fatevi un bel piatto di pasta.
(L'articolo, comunque, e' un bell'articolo.)
Aggiungo anche l'articolo, ancora più completo, di Dario Bressanini dai blog de Le Scienze.
In sintesi, la maggior parte del grano utilizzato in Italia appartiene alla varietà Creso. La varietà Creso è stata creata artificialmente negli anni '70 esponendo altre varietà di grano ad un processo di irraggiamento con radioisotopi. Il grano Creso si dimostro più ricco di glutine, più robusto come pianta e il suo successo fu travolgente.
Ecco perché il Creso, il grano utilizzato oggi per fare la maggior parte della pasta, pane biscotti che entrano nelle nostre case, è considerato da alcuni un OGM.
Vi interessa per caso sapere che gusto ha un OGM?
Fatevi un bel piatto di pasta.
(L'articolo, comunque, e' un bell'articolo.)
Aggiungo anche l'articolo, ancora più completo, di Dario Bressanini dai blog de Le Scienze.
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