Nella vigilia di queste elezioni, ci sono pochi pensieri sconfortanti come quelli riguardanti le opzioni che il nostro paese ha di fronte.
La situazione e' chiaramente difficile.
Le tasse sono alte, lo sviluppo non c'è, per molti è faticoso arrivare a fine mese.
Altre categorie si lamentano della difficoltà di imprendere , dei lacci e lacciuoli presenti, che irreggimentando e limitando la libera impresa soffocano ogni iniziativa, salvo ammainare la bandiera della libera impresa, quando poi si tratta di difendere i privilegi acquisiti.
La mia sconfortante impressione e' che qualunque governo salti fuori dalle prossime elezioni non abbia molte alternative. E non solo, nessuno delle "soluzioni" propagandate dai possibili leader è realistica.
L'impressione e' che mai come a questo giro si menta, sapendo di mentire.
Adesso vi racconto perché, magari con la stessa semplicità che utilizzerei se un marziano si presentasse qua a cercare di capire quali problemi affliggono noi Italiani, felici abitanti della settima o forse ottava o nona potenza industriale democratica del pianeta.
Vista da fuori la situazione Italiana non sembra male, il paese non ha un regime dittatoriale, c'e' un sistema sanitario migliore di quello di altri paesi, la nazione non è lacerata da guerre civili o da lotte intestine.
In Italia su 60 Milioni di abitanti ci sono circa 40,6 Milioni di contribuenti , 16 Milioni di pensionati e 4.6 Milioni di dipendenti pubblici.
Il debito pubblico e' di circa 1600 Miliardi di euro.
Quindi facendo un attimo di conti 20 Milioni di lavoratori mantengono 20 Milioni tra pensionati e dipendenti del pubblico impiego.
E' naturale che i primi si lamentino per le tasse alte e i secondi per gli stipendi e le pensioni basse.
Questa e' la realtà dei numeri.
Notare il rapporto tra pensionati e lavoratori e tra i lavoratori del pubblico impiego e quello del settore privato.
Caso mai non l'aveste notato, ri-notate per favore i 2 ordini di grandezza che separano il debito da eventuali tesoretti .
Ora data questa situazione la ricetta della destra e' in sintesi: "piu' sviluppo e meno tasse".
Non si capisce però dove intendano prendere i soldi, forse scavando una voragine ancora più profonda nel debito? Già adesso questo debito di costa 91 Miliardi di interessi passivi ogni anno.
Di certo non c'e' sviluppo che possa cambiare questa situazione, al limite potranno arrivare degli spiccioli.
Anche perchè questo strano paese che e' l'Italia e' anche la partia delle lobby e delle corporazioni, Notai, Tassisti, Controllori di volo, dipendenti Alitalia, giornalisti ognuno con i propri "diritti" da far valere sul bene pubblico. E con questa compagine di miniinteressi qual è la direzione dello sviluppo economico che può andar bene a tutti?
La ricetta della sinistra invece adesso è: "più equità per gli stipendi e per le tasse". E qua non ci sono molte possibilità, o le tasse in più devono pagarle quei 20 Milioni del primo gruppo, i cui soldi servono per pagare gli stipendi agli altri 20 Milioni oppure e' necessario tassare maggiormente le imprese.
Per le piccole imprese questa ideona non farebbe altro che incoraggiare l'immersione nel "nero " che da queste parti nasconde gia' il 30% del PIL, quindi effettivamente ridurre il gettito.
Mentre per le Grandi aziende servirebbe a solleticare velleità "transfrontaliere", velleità facilmente realizzabili nel XXI secolo.
Insomma, ho l'impressione che per questo paese ormai non ci siano opzioni magiche. Qualunque cosa possano mettere in campo le nostre elite, l'unico impatto probabile sarà di regalare un po' di "spiccioli" a destra o a manca, qualcosa di più alle pensioni minime, qualcosa di più ai lavoratori, qualcosa di piu' alle famiglie. Un po' di spiccioli per mantenere il consenso e "lavarsi" la coscienza politica.
Niente di tutto questo, temo abbia la capacità di incidere sul reale.
E con questo intendo: cambiare la situazione dei monoreddito che non arrivano a fine mese, oppure migliorare la qualità della nostra istruzione, oppure finanziare le opere infrastrutturali necessarie a migliorare la qualità della vita. Sto pensando ad acquedotti, strade, autostrade, ferrovie e minuzie simili.
Si oggi sono di cattivo umore....
12 mar 2008
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