4 set 2008

Se telefonando...

Arcore, ampia villa signorile, ore 23:45
Drriiiinnn

V:
Silvio sei tu? sono io, Vladimir!
S: Si certo caro amico Vladimir, dimmi? Cosa è successo, per chiamarmi a quest'ora, intendo?
V: Si Silvio, vedi noi due abbiamo sempre avuto un buon rapporto, da un certo punto di vista ci stimiamo.
S: Si certo Vladimir, se non ci fossi tu la Russia sarebbe sempre in mano quei comunisti degni del KGB..
V: Errr si quasi, ecco volevo dirti, ho avuto modo di leggere i vostri giornali, insomma i quotidiani di voi europei...
S: Si certo dimmi
V: Ecco sai com'è, oggi Cheney era a Tblisi ed è stato tutto un rimarcare la vicinanza degli USA con quei baluba dei Georgiani, contemporaneamente ci siete voi Europei che, insomma, ho fatto finta di niente. Sono stato buono. Sai come siamo noi Russi vero? simpatici ma un pò spacconi e teste calde. Insomma se partiamo sappiamo quando iniziamo e non quando finiamo.
E sai com'è con l'esercito che ha appena menato le mani, le armi nucleari. Per cui me ne sono stato buono qua. Invece voi...
S: Dimmi, dimmi
V: Ecco come dire, morite proprio dalla voglia di farvi belli con gli Americani. Se quelli vi dicono di bombardare il Kosovo, voi lo bombardate, se poi vi chiedono di renderlo indipendente, voi vi mettete in fila per riconoscere l'indipendenza.
Ecco diciamo siete un pò supini. E allora mi è caduto l'occhio su alcune frasi grosse che ho letto sui giornali, frasi dove si parlava di sanzioni e dell'invio di caschi blu in Georgia.

S: Si non è stato bello effettivamente.

V:
Si non è stato leggere cose simili, come se fossimo un qualunque stato canaglia, anche perchè noi se non lo si fosse capito NOI siamo la parte offesa.
Ecco, proprio per questo ti chiederei di ricordare ai tuoi amici europei che la maggior parte della vostra energia arriva dal nostro territorio. E che quindi sono solamente ridicoli quando parlano di sanzioni. Il prossimo inverno potrebbe essere un inverno freddo, e se l'amico Medvev vi taglia il Gas voi che fate?
Invece se riesci ad sentire l'amico G. Dabliù, prima che gli scada l'affito alla Casa Bianca, ricordagli che le persone si giudicano anche dagli amici che frequentano.
Digli di pensarci due volte prima di invitare gente come Saakashvili in quel club di bridge che chiamate NATO. Ok?
S: Certo caro Vladi, ma non preoccuparti, sono ragazzi scherzavano. Nicholas, Angela, nessuno faceva sul serio, oddio forse qualcuno che mi fa un pò di paura c'e'...
V: E chi è?
S: Tusk, quel maledetto Polacco.
V: Ah si, beh! effettivamente quello deve far più paura a voi che a me. Non ho capito perchè ve lo siete preso in cosa, visto che tutte le volte che c'e' da prendere una decisione, lui rema contro.
S: Eh si, caro Vladimir! Non l'ho capito nemmeno io. E' stata colpa credo dell'ex presidente dell'IRI che ha fatto il presidente di turno dell'Unione.
V: No guarda che è avvenuto prima.
S: Ah si? Beh! non ha importanza, se lo faccio scrivere nessuno se ne ricorderà piu! ah ah!
V: ah ah ! Bene caro amico Silvio, ti sento sollevato. Anch'io sono sollevato dopo tutto quello che ti ho detto. Stammi bene e ricorda ai tuoi amici che l'inverno si avvicina. Buona notte.
S: Buona notte anche a te caro amico Vladimir, se hai altri dubbi chiamami.
V: Certo Sivlio, Certo..

31 ago 2008

Cigni neri

Ed oggi: una recensione.
Il cigno nero. Taleb Nassim N. (Ed Il saggiatore ISBN: 8842814784)
Taleb Nassim, broker finanziario e filosofo, mostra come il caso giochi un ruolo fondamentale negli eventi umani.
L'autore ci spiega come l'idea che abbiamo di prevedibilità e di causalità sia più un artefatto cognitivo che un dato di fatto.
Questo perché nella mente umana esistono meccanismi innati per catturare la causalità e questi, a posteriori, creano l'illusione che i fatti avvenuti seguano uno schema regolare e prevedibile.
Si tratta, ci spiega Nassin, di un'illusione: nessuno è stato in grado di prevedere o anticipare eventi come la Seconda Guerra mondiale o il crollo delle borse della fine degli anni 80 oppure l'11 Settembre. Nessuno.

Neanche gli specialisti. Perché?
E' questa premessa che parte il lavoro di Taleb Nassim.

Innanzitutto le tecniche utilizzate per prevedere il futuro, sono delle truffe. E' impietosa la disamina della teoria finanziaria del rischio. Nassim parla di premi Nobel truffa, come quello di Sharpe, di cattiva matematica unita a paraocchi mentali e forse anche a malafede.
Difficile dargli torto dopo i tracolli di questi ultimi anni. Il tutto narrato e costruito con uno stile sferzante e ironico.

Nassim ci mostra come le persone prese più alla sprovvista siano proprio i professionisti specializzati nell'arte di prevedere il futuro, analisti, futurologhi, opinionisti e ci spiega il perché.
Ci mostra come le teorie utilizzate per prevedere gli eventi futuri siano deboli e sbagliate, e che eventi, ritenuti impossibili siano semplicemente poco probabili: Ecco la ragione dei "cigni neri".
I cigni neri sono gli eventi inaspettati, quelli che il senso comune ritiene molto improbabili, il giorno prima che si verifichino.

La parte più interessante del libro, è quella in cui l'autore ci mostra come il caso possa essere e debba essere sfruttato in modo vantaggioso. E' in questa parte in cui compare dopo anni di silenzio B. Mandelbrot , il padre dei frattali, ma non vi dico perché per non rovinarvi la sorpresa.

Se abbiamo l'attitudine di ritenere il caso solo un generatore di rischio, un elemento di disturbo per le nostre teorie, allora cercheremo di chiuderlo in un angolo minimizzando l'esposizione a questo.
Ma facendo così potremo avere solo dei guadagni prevedibili, rimanendo comunque esposti agli eventi assolutamente imprevedibili, per cui nessuna assicurazione offre protezione.

Se invece le nostre idee prevedono che il caso possa manifestarsi anche in alcuni improbabili eventi positivi, allora la nostra strategia sarà a massimizzare il possibile contatto con questi eventi.
Questa strategia può essere utilizzata da un editore che scommetta su molti giovani scrittori outsider, o su uno speculatore finanziario che realizzi un portafoglio che coniuga i titoli di stato e i derivati, tralasciando le azioni e i bond.

Invece di proteggerci debolmente contro il caso, perchè dal caso non è possibile proteggerci, è consigliabile cercare di sfruttarlo ed andare alla ricerca dell'evento improbabile positivo. Quello che ha la possibilità di portarci dei benefici molto elevati.

Questa idea, che è l'idea centrale del libro, non è priva di fascino. E questa è la sostanza dei cigni neri.

Il libro è godibile e piacevole, ricco di esempi che spaziano dal campo finanziario a quello cognitivo fino alle esperienze personali dell'autore.

In due parole: il caso e i cigni neri sono il motore della storia e degli eventi umani, perchè sono gli unici eventi in grado di spezzare l'uniformità e indurre il cambiamento.
Possiamo ignorare questo fatto e subirne le conseguenze o diventarne consapevoli sfruttando il fenomeno a nostro vantaggio.