26 set 2008

It's the end of the world as we know it, it's the end...

(da ripetere canticchiando ad libitum)

Ti svegli una mattina negli Stati Uniti le banche d'affari sono una specie in via d'estinzione. Tutte kaputt o trasformate in banche comuni. Me lo avessero detto 3 anni fa non ci avrei creduto.
Nessuno sa ancore le idee chiare su quale sia stato il meccanismo che ha permesso a tutto questo di accadere. Si parla di piramidi di derivati con obblighi impossibili da coprire.
Così l'effetto domino è partito dal mercato immobiliare per poi propagarsi a tutto il sistema finanziario, passando per il credito spicciolo fino alle banche di investimenti.
Per certo, un modo di investire e speculare è definitivamente morto.
Noi italiani ci sentiamo comunque sempre dei dilettanti, ci abbiamo messo 15 anni per mangiarci 15 Miliardi di euro con Alitalia, sotto gli occhi di tutti, con sperperi degni di una corte da fine dell'Impero.
Invece gli americani, questi professionisti, in pochi giorni, fanno un default che necessita di ( almeno ) 700 (diconsi settecento ) Miliardi per essere ripianato.
E nessuno aveva visto niente. Fossi un cittadino statunitense mi chiederei dove sono riusciti a far sparire 700.000.000.000 dollari. Dove caspita gli hanno fatti finire?
Possibile che nessuno si fosse accorto di niente, mentre si facevano operazioni finanziarie senza una adeguata copertura?
Giusto pochi mesi fa (a Giugno) fa Bernanke asseriva che la crisi era quasi passata e che ben presto sarebbe arrivata la ripresa.
Probabilmente al di la qua dell'Oceano si faticano a capire i numeri e le dimensioni di questo dissesto.
E' come se un paese già indebitato fino al collo come gli Stati Uniti, avesse di colpo tirato fuori la stessa cifra astronomica spesa per finanziare la guerra in Iraq.
Di colpo il conto si è raddoppiato.
Non una ma due guerre.
Altro esempio, L'Italia ha un PIL di circa 2100 Miliardi di dollari (dipende un po' dal cambio), qua stanno stanziando una cifra pari ad 1/3 del PIL Italiano.
Nonostante questo, nessun fautore del libero mercato ha fatto sentire la propria voce, quando si è prospettato di sfilare i soldi dalle tasche dei contribuenti per salvare quelle banche.
Segno che la paura è veramente troppo alta.
Paura di un effetto domino disastroso per tutta la società statunitense.
Pensateci, fine di quella banche, fine dei fondi di investimento, fine dei fondi pensione, fine delle pensioni, fine dei fondi sanitari, fine della sanità.
Un intero paese che si sveglia senza futuro, ricchezza e garanzie, perdendo tutto quello che aveva accumulato fino ad allora.
Da qui lo sforzo dirigista della prima economia mondiale liberista.
Con questo scherzo gli USA spingono il debito oltre il 70% del PIL e non è poco per una nazione che ha la maggior parte del debito in mani straniere, cinesi in particolare e una bilancia economica fortemente sbilanciata.
C'e' veramente da vedere il dollaro cadere a picco.
Con queste premesse temo che la prossima fase dell'economia non sarà una breve recessione ma bensì o un fattore stagionale, ma bensì un lungo inverno freddo.
Tra qualche mese andremo in viaggio di piacere negli USA. Mia moglie ha spinto per comprare un po' di dollari, nell'idea che potrebbero risalire dalla quotazione corrente.
Per come si mette la situazione, invece di far incetta di una valuta che potrebbe diventare carta straccia o avere la stessa credibilità del pound egizio, forse converrebbe fare scorta di jeans di Armani e di calze di nylon Filodoro, come ai bei tempi delle economie pianificate.
Amen. Stiamo a vedere e speriamo bene. C'e' veramente di che aver paura.