29 apr 2003
Quasi finito di leggere "Patter Recognition". Ritornano alcuni temi gia' visti in precedenti opere. Ne cito alcuni. La forma d'arte misteriosa. La ricerca di un artefice che poi si scopre non essere quasi consapevole delle proprie creazioni (come in Conte Zero). E' sempre presente la fascinazione per il Giappone e l'Europa visti come specchi deformanti per la realta' americana. Comunque il libro e' gradevole, non c'e' una grande suspense, e forse questa e' la sua pecca principale, ne ha una convergenza turbinosa verso un finale, come in altri suoi racconti. Gli spunti che pero' si incontrano sono innumerevoli e geniali come sempre. L'allergia per i loghi mostrata dalla protagonista e' uno di questi. Consiglio una letta...
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