7 lug 2007

Lost in civilization

Complice la pausa estiva della programmazione delle serie televisive, mi sto “sbobinando” i DVD di Lost. Stavo pensando quale fosse l’aspetto più irrealistico della serie.Ce ne sono tanti, i sopravvissuti per esempio, mostrano frequentemente l'intraprendenza di una zucchina.Passano la maggior parte del tempo a fare conversazione invece che a costruirsi ripari, cacciare o assicurarsi l'acqua o conoscere il territorio in cui sono capitati.
In questi giorni sto guardando la seconda stagione, il momento in cui compaiono gli “altri”. Esseri umani che non fanno parte dei viaggiatori sul volo della Oceanic ma che si infiltrano tra i sopravvissuti per spiarli e rapirli.
Questi non sembrano provenire dal mondo “civilizzato” come lo conosciamo. Indossano abiti tessuti in loco e camminano a piedi scalzi. Sembrano essere persone che non vengono dalla nostra civiltà.
Ecco credo che Infiltrare una persona in un gruppo umano culturalmente diverso sia quasi impossibile. Nella serie i sopravvissuti non sanno chi di loro sia un infiltrato e qualche volta prendono vere cantonate, non riuscendo a distinguere chi sia chi.
Credo invece che sia facile distinguere un umano occidentale “civilizzato” da un nativo. La tecnologia ha infatti impatti sul nostro corpo, mi vengono in mente alcuni controlli da fare, anche pensando allo stato del corpo del sottoscritto.
  • Le otturazioni sui denti: Chi non ne ha? Io ho un bellissimo intarsio su un molare, difficilmente riuscirei a farmi passare per uno Yanomamo, anche se me ne andassi a giro in perizoma.
  • Segni delle operazioni: Ho il segno di una appendicite sul fianco destro e le mie cornee sono modificate chirurgicamente per correggere la miopia.Guardando da mooolto vicino la cosa si vede. E io non sono niente, l'altro giorno guardavo il corpo di un mio collega che sopravvissuto ad un incidente, ha addosso un numero di cicatrici tali da far pensare di essere stato retrofittato con delle aperture per la manutenzione.
  • Segni vari. Ho un tatuaggio sulla spalla che e’ impossibile da fare con colori naturali e stecchette di bambu’.
Al di la di queste modifiche fisiche che rendono impossibile per un Occidentale nascondersi tra un gruppo di nativi, le differenze più stridenti sono quelle culturali.
Chi ha vissuto un anno fuori dal mondo non sa niente dell’avvicendamento di Blair con Gordon Brown, non ha idea di che cosa succeda in medio oriente o se e’ italiano chi caspita sia Corona o Mora. Che la Moratti sia il sindaco di Milano e che dopo piu’ di un anno di amministrazione non sia ancora riuscita a mettere una pollution charge decente. Insomma sarebbe molto semplice far cadere in fallo un infiltrato anche con poche domande. Tutto questo perchè le differenze culturali sono le piu' difficili da falsificare. Posso effettuare alcune modifiche chirurgiche su un corpo per renderlo più simile a quello di un altro gruppo umano, ma non c'e' modo di assorbire la cultura di un gruppo differente se non vivendoci dentro svariati anni.

1 lug 2007

News dal Cairo

Una bambina egiziana Badour Shaker e' morta recentementein una clinica clandestina al Cairo per l'anestesia preparatoria ad un intervento di mutilazione genitale femminile. FoxNews parla di questa notizia. In Egitto la cosa messo sotto pressione autorità mediche e religiose affinche questi interventi vengano messi definitivamente fuori legge.
Per ora si è messo in movimento il ministero della Sanità proibendo questo genere di interventi.
Al di la di tutto legge o no, un cosa importante di questo fatto è come, quella cosa che noi in Occidente chiamiamo "la società civile" si sia mobilitata per condannare e far si che simili atti non si ripetano più. Il movimento è stato così radicale che molte autorità religiose si sono messe anche loro a condannare la pratica della mutilazione.
Stranamente nessuno in Italia ne ha parlato. O almeno non ho trovato news (mi dicono che la Bonino lo ha detto, ma si sa la Bonino sa tutto.... ).
Temo che lo scarso risalto dato a questa notizia è che non conforta una certa visione stereotipale del mondo che i nostri giornalisti trovano confortante, ma questa e' una mia idea.
Personalmente trovo invece confortante constatare come anche nel nostro illuminato mondo Occidentale la madre degli imbecilli sia sempre incinta.