17 nov 2007
Il lupo perde il pelo....
Confesso, mi era sfuggito che Alessio avesse ripreso da quale mese a ripostare nel suo blog. Adesso e' reloaded.... :-)
Archeologia Elettrica
Ieri a New York hanno spento l'ultimo spezzone di rete elettrica di distribuzione a corrente continua. Quello è tutto quello che rimaneva della prima rete elettrica progettata direttamente da Thomas Edison agli inizi del secolo scorso.
Thomas Alva Edison e' stato l'archetipo del self made man americano. Lavoratore instancabile, senza alcun titolo di studio, riuscì a fondare un enorme impero economico, scommettendo e sfruttando le nuove tecnologie.
Lui stesso lavorava nel proprio laboratorio sperimentando e studiando le nuove tecnologie. Al tempo stesso magnate d'industria e inventore pazzo "crackpot".
A lui dobbiamo la massima: "Il genio e' 1% ispirazione e 99% percento traspirazione" indicatrice dell'importanza che il duro
lavoro aveva per Edison.
Edison nella sua vita depositò più di 1000 brevetti, tra questi la lampadina elettrica e il fonografo.
Ad un certo punto, dopo aver brevettato un sistema di distribuzione elettrica in corrente continua, fondò a NewYork una compagnia elettrica che produceva e distribuiva elettricità in corrente continua (CC) nei dintorni.
Ora a posteriori si sa che distribuire corrente continua ad alti amperaggi non è una buona idea, il sistema è inefficiente. E' molto meglio distribuire corrente alternata (CA) ad alti voltaggi. Questo permette di rilocare le centrali elettriche anche a centinaia di chilometri dall'utenza.
E questa era effettivamente l'essenza di un brevetto posseduto dalla Westinghouse, su un'idea di Nicola Telsa.
Questo è il momento della storia in cui la personalità di Edison rivela aspetti inquietanti, quasi maniacali.
Edison, infatti non riuscì ad accettare che qualcuno avesse avuto un'idea migliore della sua, riguardo alla distribuzione dell'energia elettrica. Usare la corrente alternata era un sistema sbagliato. Troppo complesso, troppo pericoloso, per via degli alti voltaggi.
Anzi, La Corrente Alternata ERA pericolosa.
Edison decise, ad un certo punto, di partire con una vera e propria "crociata" nei confronti della corrente alternata. Finì per creare e "sponsorizzare"la sedia elettrica , così come la conosciamo oggi, per la pena capitale, enfatizzando così la pericolosità mortifera della corrente alternata.
Si arrivò a folgorare pubblicamente cani, gatti e addirittura un elefante per fare propaganda.
Sulla diatriba, la spuntò l'economia, la CA e' più facile da trasmettere e in tutto il mondo gli impianti di trasmissione sono in CA, tranne quel vecchio impianto a New York che fino a ieri alimentava i lampioni e gli ascensori di un isolato.
Alla fine Tesla aveva ragione ed Edison torto.
Da questa storiellina si può sintetizzare che Edison è stato sicuramente un grande uomo, grande in tutto, anche nelle cantonate.
Thomas Alva Edison e' stato l'archetipo del self made man americano. Lavoratore instancabile, senza alcun titolo di studio, riuscì a fondare un enorme impero economico, scommettendo e sfruttando le nuove tecnologie.
Lui stesso lavorava nel proprio laboratorio sperimentando e studiando le nuove tecnologie. Al tempo stesso magnate d'industria e inventore pazzo "crackpot".
A lui dobbiamo la massima: "Il genio e' 1% ispirazione e 99% percento traspirazione" indicatrice dell'importanza che il duro
lavoro aveva per Edison.
Edison nella sua vita depositò più di 1000 brevetti, tra questi la lampadina elettrica e il fonografo.
Ad un certo punto, dopo aver brevettato un sistema di distribuzione elettrica in corrente continua, fondò a NewYork una compagnia elettrica che produceva e distribuiva elettricità in corrente continua (CC) nei dintorni.
Ora a posteriori si sa che distribuire corrente continua ad alti amperaggi non è una buona idea, il sistema è inefficiente. E' molto meglio distribuire corrente alternata (CA) ad alti voltaggi. Questo permette di rilocare le centrali elettriche anche a centinaia di chilometri dall'utenza.
E questa era effettivamente l'essenza di un brevetto posseduto dalla Westinghouse, su un'idea di Nicola Telsa.
Questo è il momento della storia in cui la personalità di Edison rivela aspetti inquietanti, quasi maniacali.
Edison, infatti non riuscì ad accettare che qualcuno avesse avuto un'idea migliore della sua, riguardo alla distribuzione dell'energia elettrica. Usare la corrente alternata era un sistema sbagliato. Troppo complesso, troppo pericoloso, per via degli alti voltaggi.
Anzi, La Corrente Alternata ERA pericolosa.
Edison decise, ad un certo punto, di partire con una vera e propria "crociata" nei confronti della corrente alternata. Finì per creare e "sponsorizzare"la sedia elettrica , così come la conosciamo oggi, per la pena capitale, enfatizzando così la pericolosità mortifera della corrente alternata.
Si arrivò a folgorare pubblicamente cani, gatti e addirittura un elefante per fare propaganda.
Sulla diatriba, la spuntò l'economia, la CA e' più facile da trasmettere e in tutto il mondo gli impianti di trasmissione sono in CA, tranne quel vecchio impianto a New York che fino a ieri alimentava i lampioni e gli ascensori di un isolato.
Alla fine Tesla aveva ragione ed Edison torto.
Da questa storiellina si può sintetizzare che Edison è stato sicuramente un grande uomo, grande in tutto, anche nelle cantonate.
11 nov 2007
L'angolo della boccia di cristallo, ovvero: Il fotovoltaico da qua al 2040
Stamattina mi solo alzato e tra le prime cose che ho visto nel mio primo giro mattutino, c'era questo bel banner dei verdi che puntava qua . A quel punto mi sono ricordato di un'intervista al nostro Pecoraro Scanio nazionale al consueto TIGGI. Il succo dell'intervista era questo: "Lasciate stare il nucleare che tanto c'e' il solare, quella e' l'energia su cui investire".
Ora , pur non essendo io un nuclearista convinto, mi fa un po' di impressione vedere qualcuno che vende granitiche certezze a noi elettori. Mi piacerebbe fare un esperimento mentale per vedere se il ragionamento di Pecoraro tiene, oppure se sia uno dei tanti ragionamenti della nostra classe dirigente,intendo uno di quelli destinati all'irrilevanza.
Andiamo con ordine...
In Italia ogni anno vengono consumati 330 Terawatt (2005) ora di energia elettrica.
Di questi Terawatt il 71% viene prodotto con centrali termoelettriche, il 13 percento arriva dall'estero, e il 14% rimanente è prodotto dall'idroelettrico. Il contributi dell'eolico del solare, al momento, sono inferiori al 2% dei consumi. E' interessante collegare questa tavola di wikipedia, che mostra l'evoluzione tra le percentuali dei vari sistemi di generazione (a destra).
Per darvi un'idea, in Italia (al 2006) sono installati 50 Megawatt di picco fotovoltaici. In wattora, stimando un 19% come fattore di capacità, si trasformano in circa 81 Gigawattora ( Potenza*24*365 * fattore di carico). Quindi con il solare fotovoltaico copriamo per ora lo 0,00024 % dei consumi .
Chiaro come per ora parlare di fotovoltaico dal punto di vista della valenza energetica, sia equivalente a discutere di arredi urbani. D'altra parte il fotovoltaico è cresciuto anche in Italia con progressioni spaventose. Nell'ultimo anno l'incremento e' stato del 25%.
Ragionando in prospettiva, allora possiamo immaginare uno scenario futuro con queste condizioni al contorno:
1) I consumi Italiani non aumentano significativamente da un anno all'altro. Negli ultimi anni la crescita e' stata del 2% annuo. Stimiamo un 1% di crescita, perchè magari si guadagna qualcosa con l'efficienza (vedi ENI 30%).
2) Il trend di crescita del solare, si mantiene costante, ogni anno + 25%. Questa è un'assunzione forte. Richiede che il solare venga sussidiato pesantemente dallo stato e che si verifichi un fenomeno virtuoso che porti un incremento della capacità produttiva delle celle un una loro diminuzione dei costi.
Proiettando 81 Ghw con un trend di crescita del 25% annuo otteniamo:
Quindi continuando così, per il 2040 ce la potremmo anche fare a coprire con il fotovoltaico il 50% della produzione coperta con il termoelettrico.
Direi che non ci siamo proprio anche con un modello del genere irrealistico per i motivi elencati poi, non se ne viene fuori.
La cosa brutta è che questo scenario è decisamente irrealistico per alcuni motivi
1) I consumi di energia elettrica dalla rete sono destinati ad aumentare. E' un trend inevitabile ed e' probabile che l'adozione di veicoli ibridi non faccia che peggiorare questo trend.
2) Mentre è possibile immaginare una crescita del 25% lineare per il fotovoltaico, limitatamente ai primi anni, una crescita così vertiginosa è assolutamente irrealistica, almeno che non si verifichino delle innovazioni particolari nei metodi costruttivi delle celle e nella tecnologia di base.
In particolare un fattore limitante e' la capacità mondiale di produrre elementi fotovoltaici.
Già adesso si verifica un fenomeno di scarsità produttiva. Per dirla in parole povere: Per quanto stia diventando raro il petrolio le celle fotovoltaiche lo sono di piu'.
Le aziende produttrici si muovono, si espandono, assumono persone. Un grande business si sta mettendo in moto e ci vorranno ancora un po' di anni per vedere il fiorire a pieno dei risultati di questi sforzi.
Nonostante tutto le grandezze in gioco sono quelle.
Nel 2006, in tutto il mondo, si sono prodotte celle per 2,2 Gwp (gigawatt di picco) che fanno circa 137 Gwh. Se riprendiamo il modello di prima, si vede come circa 130 Gwh sia la quantità da installare in Italia tra il 2010 e il 2011 per stare dietro al trend di crescita.
Mettiamola in un altro modo, e' ragionevole pensare che nel 2010 (tra 3 anni) si installi in Italia una potenza in fotovoltaico pari a tutte le celle prodotte nel mondo nel 2006? E quale puo' essere l'investimento in termini monetari necessario a pagare questa installazione?
Attualmente un kw di fotovoltaico costa circa 6000 eu, dipende poi da alcuni fattori e dalla latitudine dell'impianto, ma vuoto per pieno i costi sono questi.
Questo vuol dire che per comprare 137 Gwh, se ho fatto bene i conti servono circa 12 Miliardi di eu. Diciamo tutto un tesoretto.
A questo punto per concretizzare l'affermazione del nostro ministro mi interesserebbe capire a che investimento pensava LUI per indirizzare il problema energetico italiano.
Certo da qua al 2040 c'e' tempo, ma allora parlare di solare ha la stessa valenza che parlare di reattori a fissione della IV generazione oppure dell'energia da fusione. Stiamo speculando sul futuro e non proponendo delle alternative percorribili.
Temo che vista cosi' con il fotovoltaico da solo non ce la si possa fare. Certo con una sinergia di fonti, ma allora su quali investire?
Al di la di tutto, credo anche chi parli di ritorno al nucleare in questo periodo, sia poco di più che un Demagogo.
In questo paese, dove mancano meccanismi chiari e condivisi per negoziare in modo civile con le realtà locali la costruzione delle infrastrutture, e dove si fa fatica a costruire una discarica per i rifiuti o una linea ferroviaria, è irrealistico pensare ad impianti nucleari.
Non è realistico, si tratta di semplice demagogia.
Detto tra noi, la fonte di energia più pericolosa, ovverosia quella che fa svariate migliaia di morti ogni anno, non e' quella che pensate, ma e' il carbone, di cui si pagano alti costi, in termini di vite, per l'estrazione, la lavorazione e il trasporto .
Ma questo suppongo colpisca meno l'immaginazione.
A proposito, io non sono un esperto di Energia, ne un politico ambientalista di lungo corso, quindi tutti i dati sopra prendeteli con le molle, e magari rivedete i conti che ho fatto.
Dati presi da wikipedia (grazie guys come farei a pontificare senza di voi) e da qua.
Di certo la prossima volta che qualcuno vi parla di idee sull'energia, chiedetegli quanto è disposto a spendere per metterle in pratica.
Btw Proprio oggi mi sono accorto che anche Carletto Darwin aveva postato sul tema dell'energia, ecco si l'eolico ha un ritorno più rapido rispetto al fotovoltaico. Certo è necessario installare quelle BRUTTE PALE che deturpano il nostro BEL paesaggio. In fondo fa parte della nostra cara mentalità passatista e immobilista il riuscire a trovare sempre obiezioni bloccanti invece che percorribili.
Ora , pur non essendo io un nuclearista convinto, mi fa un po' di impressione vedere qualcuno che vende granitiche certezze a noi elettori. Mi piacerebbe fare un esperimento mentale per vedere se il ragionamento di Pecoraro tiene, oppure se sia uno dei tanti ragionamenti della nostra classe dirigente,intendo uno di quelli destinati all'irrilevanza.
Andiamo con ordine...
In Italia ogni anno vengono consumati 330 Terawatt (2005) ora di energia elettrica.
Di questi Terawatt il 71% viene prodotto con centrali termoelettriche, il 13 percento arriva dall'estero, e il 14% rimanente è prodotto dall'idroelettrico. Il contributi dell'eolico del solare, al momento, sono inferiori al 2% dei consumi. E' interessante collegare questa tavola di wikipedia, che mostra l'evoluzione tra le percentuali dei vari sistemi di generazione (a destra).
Per darvi un'idea, in Italia (al 2006) sono installati 50 Megawatt di picco fotovoltaici. In wattora, stimando un 19% come fattore di capacità, si trasformano in circa 81 Gigawattora ( Potenza*24*365 * fattore di carico). Quindi con il solare fotovoltaico copriamo per ora lo 0,00024 % dei consumi .
Chiaro come per ora parlare di fotovoltaico dal punto di vista della valenza energetica, sia equivalente a discutere di arredi urbani. D'altra parte il fotovoltaico è cresciuto anche in Italia con progressioni spaventose. Nell'ultimo anno l'incremento e' stato del 25%.
Ragionando in prospettiva, allora possiamo immaginare uno scenario futuro con queste condizioni al contorno:
1) I consumi Italiani non aumentano significativamente da un anno all'altro. Negli ultimi anni la crescita e' stata del 2% annuo. Stimiamo un 1% di crescita, perchè magari si guadagna qualcosa con l'efficienza (vedi ENI 30%).
2) Il trend di crescita del solare, si mantiene costante, ogni anno + 25%. Questa è un'assunzione forte. Richiede che il solare venga sussidiato pesantemente dallo stato e che si verifichi un fenomeno virtuoso che porti un incremento della capacità produttiva delle celle un una loro diminuzione dei costi.
Proiettando 81 Ghw con un trend di crescita del 25% annuo otteniamo:
Anno | GWH solari | GWH termoelettrici | % |
2006 | 81,00 | 234.300,00 | 0,03% |
2007 | 101,25 | 236.643,00 | 0,04% |
2008 | 126,56 | 239.009,43 | 0,05% |
2009 | 158,20 | 241.399,52 | 0,07% |
2010 | 197,75 | 243.813,52 | 0,08% |
2011 | 247,19 | 246.251,65 | 0,10% |
2012 | 308,99 | 248.714,17 | 0,12% |
2013 | 386,24 | 251.201,31 | 0,15% |
2014 | 482,80 | 253.713,33 | 0,19% |
2015 | 603,50 | 256.250,46 | 0,24% |
2016 | 754,37 | 258.812,96 | 0,29% |
2017 | 942,96 | 261.401,09 | 0,36% |
2018 | 1.178,71 | 264.015,10 | 0,45% |
2019 | 1.473,38 | 266.655,26 | 0,55% |
2020 | 1.841,73 | 269.321,81 | 0,68% |
2021 | 2.302,16 | 272.015,03 | 0,85% |
2022 | 2.877,70 | 274.735,18 | 1,05% |
2023 | 3.597,12 | 277.482,53 | 1,30% |
2024 | 4.496,40 | 280.257,35 | 1,60% |
2025 | 5.620,50 | 283.059,93 | 1,99% |
2026 | 7.025,63 | 285.890,53 | 2,46% |
2027 | 8.782,04 | 288.749,43 | 3,04% |
2028 | 10.977,55 | 291.636,93 | 3,76% |
2029 | 13.721,93 | 294.553,30 | 4,66% |
2030 | 17.152,42 | 297.498,83 | 5,77% |
2031 | 21.440,52 | 300.473,82 | 7,14% |
2032 | 26.800,65 | 303.478,55 | 8,83% |
2033 | 33.500,81 | 306.513,34 | 10,93% |
2034 | 41.876,02 | 309.578,47 | 13,53% |
2035 | 52.345,02 | 312.674,26 | 16,74% |
2036 | 65.431,28 | 315.801,00 | 20,72% |
2037 | 81.789,10 | 318.959,01 | 25,64% |
2038 | 102.236,37 | 322.148,60 | 31,74% |
2039 | 127.795,47 | 325.370,09 | 39,28% |
2040 | 159.744,33 | 328.623,79 | 48,61% |
Quindi continuando così, per il 2040 ce la potremmo anche fare a coprire con il fotovoltaico il 50% della produzione coperta con il termoelettrico.
Direi che non ci siamo proprio anche con un modello del genere irrealistico per i motivi elencati poi, non se ne viene fuori.
La cosa brutta è che questo scenario è decisamente irrealistico per alcuni motivi
1) I consumi di energia elettrica dalla rete sono destinati ad aumentare. E' un trend inevitabile ed e' probabile che l'adozione di veicoli ibridi non faccia che peggiorare questo trend.
2) Mentre è possibile immaginare una crescita del 25% lineare per il fotovoltaico, limitatamente ai primi anni, una crescita così vertiginosa è assolutamente irrealistica, almeno che non si verifichino delle innovazioni particolari nei metodi costruttivi delle celle e nella tecnologia di base.
In particolare un fattore limitante e' la capacità mondiale di produrre elementi fotovoltaici.
Già adesso si verifica un fenomeno di scarsità produttiva. Per dirla in parole povere: Per quanto stia diventando raro il petrolio le celle fotovoltaiche lo sono di piu'.
Le aziende produttrici si muovono, si espandono, assumono persone. Un grande business si sta mettendo in moto e ci vorranno ancora un po' di anni per vedere il fiorire a pieno dei risultati di questi sforzi.
Nonostante tutto le grandezze in gioco sono quelle.
Nel 2006, in tutto il mondo, si sono prodotte celle per 2,2 Gwp (gigawatt di picco) che fanno circa 137 Gwh. Se riprendiamo il modello di prima, si vede come circa 130 Gwh sia la quantità da installare in Italia tra il 2010 e il 2011 per stare dietro al trend di crescita.
Mettiamola in un altro modo, e' ragionevole pensare che nel 2010 (tra 3 anni) si installi in Italia una potenza in fotovoltaico pari a tutte le celle prodotte nel mondo nel 2006? E quale puo' essere l'investimento in termini monetari necessario a pagare questa installazione?
Attualmente un kw di fotovoltaico costa circa 6000 eu, dipende poi da alcuni fattori e dalla latitudine dell'impianto, ma vuoto per pieno i costi sono questi.
Questo vuol dire che per comprare 137 Gwh, se ho fatto bene i conti servono circa 12 Miliardi di eu. Diciamo tutto un tesoretto.
A questo punto per concretizzare l'affermazione del nostro ministro mi interesserebbe capire a che investimento pensava LUI per indirizzare il problema energetico italiano.
Certo da qua al 2040 c'e' tempo, ma allora parlare di solare ha la stessa valenza che parlare di reattori a fissione della IV generazione oppure dell'energia da fusione. Stiamo speculando sul futuro e non proponendo delle alternative percorribili.
Temo che vista cosi' con il fotovoltaico da solo non ce la si possa fare. Certo con una sinergia di fonti, ma allora su quali investire?
Al di la di tutto, credo anche chi parli di ritorno al nucleare in questo periodo, sia poco di più che un Demagogo.
In questo paese, dove mancano meccanismi chiari e condivisi per negoziare in modo civile con le realtà locali la costruzione delle infrastrutture, e dove si fa fatica a costruire una discarica per i rifiuti o una linea ferroviaria, è irrealistico pensare ad impianti nucleari.
Non è realistico, si tratta di semplice demagogia.
Detto tra noi, la fonte di energia più pericolosa, ovverosia quella che fa svariate migliaia di morti ogni anno, non e' quella che pensate, ma e' il carbone, di cui si pagano alti costi, in termini di vite, per l'estrazione, la lavorazione e il trasporto .
Ma questo suppongo colpisca meno l'immaginazione.
A proposito, io non sono un esperto di Energia, ne un politico ambientalista di lungo corso, quindi tutti i dati sopra prendeteli con le molle, e magari rivedete i conti che ho fatto.
Dati presi da wikipedia (grazie guys come farei a pontificare senza di voi) e da qua.
Di certo la prossima volta che qualcuno vi parla di idee sull'energia, chiedetegli quanto è disposto a spendere per metterle in pratica.
Btw Proprio oggi mi sono accorto che anche Carletto Darwin aveva postato sul tema dell'energia, ecco si l'eolico ha un ritorno più rapido rispetto al fotovoltaico. Certo è necessario installare quelle BRUTTE PALE che deturpano il nostro BEL paesaggio. In fondo fa parte della nostra cara mentalità passatista e immobilista il riuscire a trovare sempre obiezioni bloccanti invece che percorribili.
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