Nelle prossime veicoli autonomi proveranno ad attraversare una finta rete di strade cittadine, completa di auto, incroci e ostacoli mobili.
E' la DARPA Urban Challenge la sfida finale del programma lanciato 3 anni fa. La prima gara fu tenuta nel 2004. Nessuno degli sfidanti arrivò in fondo. Nel 2005 andò meglio, ci fu un vincitore ed una serie di colpi di scena.
Adesso va in onda la sfida, quella seria. Le altre gare erano disputate nel deserto e richiedevano ai veicoli di fare lunghi percorsi su strade extraurbane, qua la faccenda invece e' molto più complessa. Ci sono incroci affolati, rotonde, veicoli parcheggiati e in movimento. Una situazione molto vicina alla realtà dei percorsi urbani. Vedremo chi uscirà vincitore.
Sicuramente questa tecnologia potrebbe avere ricadute molto serie sulla vita di tutti i giorni. Provo ad immaginare una realtà dove i veicoli "guidano" autonomamente e gli umani hanno semplicemente il compito di fare i passeggeri.
Quanti , degli 8000 morti annuali (per non parlare dei feriti) per incidenti stradali che avvengono in Italia, potrebbero essere risparmiati?
26 ott 2007
21 ott 2007
Polluzione, Polluzioni
Ne ho beccata un'altra, di modi di dire mutuati dall'Inglese, intendo. Giusto l'altra sera, il contesto era un articolo su "La polluzione dell'aria".
Ovverosia l'inquinamento dell'aria.
"Pollution" ha sempre indicato l'inquinamento, la sporcizia in generale, in inglese. Non che in Italiano non avesse senso, ma semplicemente non lo si utilizzava. Le polluzioni erano una cosa ben diversa dagli scarichi delle fabbriche.
Adesso invece a forza di sentirla e leggerla in un'altra lingua, ci siamo abituati
Ovverosia l'inquinamento dell'aria.
"Pollution" ha sempre indicato l'inquinamento, la sporcizia in generale, in inglese. Non che in Italiano non avesse senso, ma semplicemente non lo si utilizzava. Le polluzioni erano una cosa ben diversa dagli scarichi delle fabbriche.
Adesso invece a forza di sentirla e leggerla in un'altra lingua, ci siamo abituati
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