5 mag 2007

Psicofarmaci, parassiti e altre storie

Il Dylar è lo psicofarmaco immaginato da De Lillo nel suo romanzo "Rumore Bianco". Il Dylar ha una funzione molto mirata. E' capace di rimuovere la paura della morte, senza alcun effetto collaterale apparente.
Non credo che nel mondo reale un farmaco come il Dylar possa esistere o essere creato a breve, ma sono abbastanza certo che prima o poi qualcosa di simile esisterà.
La mia certezza non emerge da una generica fede che in un futuro più o meno remoto tutto diventi possibile, bensì dal fatto che un agente simile al Dylar esiste già.
Limitatamente ad una razza di mammiferi superiori, i gatti, c'e' già un agente molto selettivo che si comporta come il Dylar.
Mi sto riferendo al Toxoplasma Gondii, il microrganismo che causa la Toxoplasmosi.
Il Toxoplasma infetta gatti, topi e anche esseri umani.
Nei topi in particolare non sembra causare grossi problemi. I topi infettati si comportano esattamente come gli altri topi, lottano per il territorio, si accoppiano, cercano il cibo. C'e' solo un comportamento anomalo da parte topi infettati da questo parassita: Non hanno paura dei gatti.
Infatti è il gatto ad essere l'ospite finale del Toxo, senza gatto il microorganismo non potrebbe riprodursi. Quindi per il parassita è necessario influire sul comportamento del topo perché questi finisca per farsi mangiare da un gatto.
E dalle osservazioni pare proprio che ci riesca!
Per un topo non c'e' niente di più istintivamente e atavicamente mortifero di un gatto.
Quindi il parassita agisce utilizzando un meccanismo molto profondo presente nei cervelli dei mammiferi.
Se puo' esistere qualche cosa di simile a questo microrganismo, perchè allora non può esistere uno psicofarmaco come il Dylar per l'uomo?
La Toxoplasmosi è molto pericolosa per i soggetti immunodepressi, ma sembra non creare grossi sintomi agli altri. In particolare si ritiene che sia generalmente asintomatica.
In realtà recenti studi indicano che anche negli esseri umani con Toxoplasmosi asintomatica, si verifichino dei cambiamenti nel comportamento e nelle abitudini. Per esempio i soggetti infettati, sembrano predisposti ad esporsi più frequentemente ai rischi, aumentando per esempio la probabilità di compiere incidenti in auto.
In particolare il cambiamento di comportamento sembra essere collegato al sesso. Gli uomini infettati tendono a esporsi a comportamenti autodistruttivi, mentre le donne sono più socievoli diciamo così più "disponibili". La scoperta è sostenuta da un ricercatore Australiano, NickyBoulter, ed è rimbalzata su vari siti, ma non ho trovato alcun articolo di conferma per questa teoria.
Certo è che comprendendo i meccanismi utilizzati dal Toxoplasmo, probabilmente sarà possibile ingegnerizzare un farmaco simile per gli esseri umani. Capace di rimuovere selettivamente la paura della grande mietitrice.

E poi? Quali saranno i futuri consumatori di questo farmaco miracoloso?
Sarà prescritto ai malati terminali per affrontare senza paura l'ultimo viaggio? Oppure sarà prescritto alle persone per affrontare normalmente e senza ansie la vita normale?
Aldous Huxley nel suo "Brave New World" aveva immaginato il Soma come LA droga alla base della futura società utopica. Il Soma da felicità e permette di affrontare con gioia la vita di tutti i giorni.
Con mente contemporanea potremmo pensare al Prozac come il sostituto moderno del Soma.
Huxley non aveva pensato ad utilizzare una droga anche per affrontare l'inevitabile distacco dalla vita, gli abitanti del suo nuovo mondo, infatti ricorrevano ad un semplice condizionamento per accettare la morte. Qualcosa che adesso appare debole e, forse alla luce di nuove scoperte, insufficiente.
Tornando al Dylar, è fuori discussione il futuro successo commerciale di questa pillola. Di possibili clienti ce ne sono miliardi. Cosa c'e' meglio di un po' di tranquillità chimica, rapida, indolore e forse, a basso costo.

4 mag 2007

Tanto tuono'...


Che piovve....
Alla fine e' sta piovendo da due giorni. Deo Gratia, se continua così, di questa siccità, degli aiuti agli agricoltori e della carta bianca all'Enel , non se ne dovrebbe sentir parlare per un po'.

E' ufficiale....

Non se ne può più. Ieri l'altro sera "Otto e mezzo" sulla sette, puntata dedicata allo scontro Sarko Segoléne. La mattina su RaiNews 24 idem, servizi a non finire. Il secondo servizio del tiggi nazionale: stesso argomento.
E' ufficiale, non ne posso più. Non comprendo assolutamente la fascinazione che hanno i nostri giornalisti per questo confronto.
Il fatto, per esempio, chen el paese piu' importante d'Europa (la Germania) il cancelliere sia una donna, la Merkel, politico indubbiamente abile con un passato professionale e umano interessate; il fatto che tutto questo abbia avuto una rilevanza assai minore rispetto alla risonanza che si da alle vicende Francesi, ecco, tutto questo mi irrita.

Mi irrita e mi fa pensare che non vi sia obiettività nella selezione delle notizie.

Vicende che vedono questi due candidati, a mio avviso, abbastanza opachi, abbastanza di cartapesta e per finire, entrambi poco credibili.
Mi sembra improbabile che qualcuno oltralpe riesca ad appassionarsi a questo confronto.
Eppure alla fine è cosi', i candidati sono articifiali in modo improbabile, ma rappresentano proprio quelle genere di caricature di persone con un certo appeal televisivo che probabilmente piace a chi fa un certo genere di giornalismo. E quindi, vai con la grancassa e la massima rilevanza a tutto quello che accade.
Stamattina: "Bairou non voterà per Sarko". Grande notizia. E noi qua a chiederci allora: "Ma cosa farà allora? Votera' per Segolene? Se ne andrà al mare? Suspence.."
Vi confesso, rimango freddo...
Avvenuto anche il dibattito televisivo, restano solo un pugno di giorni prima del ballottaggio.
Ancora un po' e sarà finita, la Francia avrà un nuovo presidente, e noi, avremo altri fatti irrilevanti di cui occuparci.

1 mag 2007

Per qualche centimetro in più...

Una delle caratteristiche tipiche della sensibilità postumana è il desiderio di non accettare i limiti imposti dalla natura al proprio corpo, ma di utilizzare qualunque tecnica disponibile per superarli.
Questo un atteggiamento è ben distante dalla visione classica in cui ogni individuo nei confini dei propri limiti fisici. coltiva le proprie qualità, cercando di svilupparle o migliorarle.
Il postumano o il transumano è interessato, invece ai limiti fisici imposti dalla natura al proprio corpo, a quello che tradizionalmente non è modificabile. Tra questi la bellezza, l'aspetto estetico o l'età.
Di questo orientamento è facile intravedere i segni nella realtà che ci circonda. Mi riferisco agli interventi di chirurgia plastica estetica, oppure a certi regimi dietetici "estremi". Mi rendo conto di come, qua, il termine "estremo" sia poco indicativo.
C'e' un'altra pratica di body augmentation di cui si parla poco, che però appartiene decisamente alla categoria che mi interessa. Mi riferisco alle pratiche chirurgiche per allungare gli arti. Procedure chirurgiche, costose, complesse, dolorose e altamente rischiose.
Sviluppate per curare le deformità agli arti, sono frequentemente utilizzate solo con la finalità di allungare la statura del paziente, "curandolo" così una altezza insufficiente.
Esistono vari tipi di interventi, credo che la prima sia stata la metodica Ilizarov, qua trovate una bella immagine dei supporti ortopedici che vengono impiantati subito dopo l'intervento.
L'idea è semplice, si spezza, si sega, un osso sano e per mezzo dell'impianto di tutori interni o esterni lo si fa ricrescere della lunghezza desiderata. La struttura, l'impalcatura, del corpo viene plasmata dalla tecnologia secondo necessità.
Chi ha visto quella pellicola, probabilmente sottovalutata, oltretutto con un cast di eccezzione che è Gattaca, si ricorda sicuramente le scene dove il protagonista si sottopone a questa tecnica.

E' un qualcosa che una volta applicato ricorda un po' una immagine presa da un film di Cronenberg, con quel connubio di carne e metallo. Sicuramente inquietante.
Oltre al metodo Ilizarov ne esistono altri, alcuni più moderni e a detta di alcuni, più sicuri, linco (oops collego..) la pagina relativa alla Distrazione Osteogenetica su Wiki.

Mi ricordo di aver letto le prime notizie di interventi simili, relativamente al paese che rappresenta la quint'essenza della post modernità, ovverosia la Cina.
I cinesi, popolo con una statura media non altissima, hanno infatti una serie di sbarramenti per l'accesso ad alcune professioni abbastanza rigido e discriminatorio nei confronti dell'altezza, con precisi requisiti minimi.
Credo che sia per questo motivo che dalla Cina sono arrivate storie come questa, sulle aspettaive, o questa, sui rischi.
Si, perchè di rischi ce ne sono tanti, dalla necrosi dell'osso, al danno neurologico che rischia di lasciarti paralizzato per tutta la vita.
Nonostante tutto, una certa quantità di persone, anche in Italia dove esistono centri d'eccellenza (vedi questa storia qua), si sottopongono a questo genere di interventi
Girottolando per Internet ho trovato questo forum qua, il mio post preferito è quello in cui un ragazzo scrive testualmente: "mi dovrò sottoporre all'allungamento Ilizarov, ad entrambe le gambe, ma solo perche' soffro di bassa statura."
La bassa statura di un corpo è a tutti gli effetti una costante di progetto. Nel nostro mondo industrializzato e ipertrofico, la nostra statura è ormai poco dipendente dall'alimentazione o dallo stile di vita, è più che altro l'effetto della programmazione genetica.
Questo è proprio il nocciolo del pensiero Transumano l'affermazione di sentire il proprio progetto genetico, carente o mancante e quindi meritorio di una sistemazione chirurgica.
Qualunque costo questa abbia.
Non so se alla fine questa persone saranno più felici oppure più soddisfatte, oppure se saranno solamente paghe del tentativo fatto per migliorarsi.
Ho dei dubbi che una modifica di pochi centimetri della lunghezza dei propri arti inferiori, guadagnata a prezzo di enormi rischi e sofferenze, possa effettivamente fare la differenza.
Ma forse come in molte questioni l'importante è dire di averci almeno provato. Qualunque sia il costo.
E se non è umano tutto questo....

30 apr 2007

Una guerra che non si puo' vincere..


In Italia e' passata quasi in sordina, ma in Afghanistan le truppe NATO, si stanno muovendo per una offensiva massiccia.
Piu' di 2000-3000 uomini sotto il comando Inglese stanno cercando di allargare il controllo nella provincia dell' Helmand. Se ne parla un po' dappertutto, qui, qui, qui.
Vedremo cosa succederà in Afghanistan nei prossimi mesi, ma confesso un brutto feeling, tutt'altro che ottimistico nei confronti della missione NATO.
Quando i report dei militari si limitano al "body counter" con comunicazioni del tipo: "Abbiamo fatto un'offensiva e il risultato e' che abbiamo ucciso 50 Talebani o presunti tali", vuol dire che in realta' non vi sono notizie da riportare.
Nessun obiettivo strategico o tattico che deve essere raggiunto.
Non ho l'età anagrafica per scriverlo, ma un meccanismo simile è stato documentato anche in Vietnam, dove i bollettini di guerra dei generali americani, in assenza di reali progressi nel conflitto, venicano riempiti con le cifre dei Vietcong uccisi. Il body counter dei nemici caduti.
Sappiamo poi com'e' finita...
La questione qua e' sempre la solita: "Se la guerra e' solo la continuazione della politica con altri mezzi", qual e' la politica dietro questa?

29 apr 2007

Quanto vale la nostra vita?

Questo articolo di Slate di Tim Harford. Harford e' l'autore de "L'economista mascherato", librino divertente su alcune dinamiche dell'economia di tutti i giorni. Per esempio: "perche' comprare un'auto usata sia in generale un pessimo affare" oppure, "Perchè un caffè costa una certa cifra e non un'altra?" e altre questioni. A mio avviso vale una letta.
Ma tornando invece all'articolo, la domanda, affrontata sempre in termini socio economici, e' questa: Quanto vale la nostra vita? Economicamente intendo. Quale è il valore in soldoni?
Per quanto saremmo in grado di rischiare la vita?
L'articolo prende le basi da una ricerca fatta tra le prostitute messicane e i gli spacciatori di droga. Ma alla fine siamo tutti esseri umani e le logiche di rischio che valgono per loro, valgono anche per noi.

SPOILER AHEAD

Se non avete voglia di leggere l'articolo la risposta e' semplice: Prendete l'IRPEF e moltiplicatelo per 5.
Adesso che ci penso, devo controllare i massimali della mia assicurazione sulla vita....

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Questo post è fine a se stesso

I'm back

Dopo quasi due anni di latitanza sono tornato qua. Nel frattempo Blogspot e' stata acquisita da Google e la piattaforma dei blog e' stata migrata.
Il mio vecchio blog questo qua ha continuato a lavorare nel frattempo. I due post precedenti a questo sono delle prove di importazioni dal blog di Libero. Peccato non riesca a risettare la data orginale.
Proverò a procedere a biga in questo periodo, vediamo con quale piattaforma mi trovo meglio.

P.S.
Sbagliavo il formato della data, maledetto puntino separatore. In realtà riesco a ricopiare i vecchi post impostando pure la data corretta. Adesso che il blog è ripopolato possiamo andare avanti con i post veri.