16 apr 2009

Metti una sera, l'impepata di cozze...

Ho fatto un sogno
O forse era un incubo. Mi trovavo in terreno agricolo di quelli a maggese in aperta campagna. L'impressione era di essere solo, come si è soli nei sogni.

Mi sono guardato attorno, poi mi volto. Dietro di me a 5 -6 metri c'è un signore anziano.
Media statura, capelli bianchi, occhiali tondi, cerchiati neri. Indossa un completo, l'atteggiamento del corpo e' rilassato, mi guarda. Mi ricorda qualcuno.

Ha un'aria, come dire, da maestrino. Ma potrebbe anche essere un'aria da furbetto. Da maestrino/furbetto.
Lo riguardo.

D'un tratto mi parla: "Cosa fa lei qua? Guavdi che tutti gli altri sono già andati."

Ecco chi mi ricorda. No, chi è! Oh Gesù! Che ci fa TREMONTI nel mio sogno?

Mi guardo attorno. Nessuno. "Scusi, andati dove?"

"Di la A spalave, a scavave, ad aiutave i teVVemotati o a muoveVe l'econonia. Insomma si dia da fare anche lei invece di vimaneVe li con le mani in mano."
"Ma ma io un lavoro c'e' l'ho."
"E' sicuvo? Con questa congiuntuVa? Quadvi che se la rifiuta potVebbe non ricapitaVle. Pvenda quella pala e mi segua". Indica con il braccio teso una pala per terra.
Il sole è basso sull'orizzonte e lo sguardo rimbalza dall'ombra del braccio teso alla pala.

Ombra del braccio, pala. Pala, ombra del braccio. Devo reagire.

"Senta, lei deve essersi sbagliato, io sono un tecnico informatico, almeno lo ero. Non che un po' di attività fisica mi faccia male, pero', voglio dire, non e' proprio una di quelle cose che mi viene meglio."
"Venga che non c'è tempo, il paese deve ripartire, e tutti devono fare la propria parte. Dopo gli errori dei finanzieri Americani stiamo riconvertendo il paese all'autosufficienza, all'autarchia.
In realtà potremmo anche far cose più intelligenti, data la maggioranza schiacciante che abbiamo, ma abbiamo visto che far slogan e agitar gente e ronde, è molto meglio. Tiene alto il morale della Gggente elettrice, e non scontenta nessuno.
Tornando a noi, ci produrremo da soli quello che ci serve. Se il protezionismo torna di moda, noi saremo già oltre. Inizieremo dalla base del sistema produttivo. L'agricoltura e l'industria, Per questo piano ci servono tutte le professionalità. Lei sa come si mungere una mucca?"
"Ehhh no no, come si accende?"

"Lavorare al tornio?"
"Mai fatto. Non rischio di lasciarci un dito?"

"Fabbricare un paio di scarpe?"
"Mai provato, anche se una volta ho bucato del cuoio. Ma forse non era intenzionale."

"Allevare i polli?"
"Mah da piccolo mia madre mi portava allo zoo. C'erano le caprette, non so se possa servire"

"Vede, questo è il problema, lei e' assolutamente inutile. Manodopera non specializzata. Intanto la mettiamo al movimento terra, poi vedremo"
"Insisto, comunque, io un lavoro ce l'ho! Almeno, appena mi risveglio ce lo dovrei avere! Finirà 'sto sogno del pisello, ma cosa ho mangiato?"

"Gvardi che se non mi segue, vado a chiamare il mio amico Bvunetta, abbiamo fatto pace. Lui si che sa come tvattave con i fannulloni. Fannullone!"
Ussignur, adesso inizia anche lui. "No senta, non faccia cosi', si avvi che le vengo dietro, va bene?"

Voglio svegliarmi, voglio svegliarmi.
Ma perché non sogno mari tropicali, oppure il Grande Amore o incubi seri come quelli rappresentati da Dalì o da Hieronimous Bosch, quelli si che sono incubi che hanno un senso. Mica questo guazzabuglio infernale, neanche un TG della RAI.

"L'ho sentita sa!"
"MA IO l'HO solo pensato!"
"Qua siamo in un sogno, io posso percepire tutto quello che pensa, e comunque, per risponderle, c'e' la crisi. Questo e' il miglior sogno che posso darle, data la congiuntura e il suo scaglione di reddito. Sempre meglio che contar le pecore no?. Guardi che se non si sbriga, le mando Ferrara che le rovinerà la prossima giornata con le sue filippiche pro vita. Invece se viene con me, spala terra tranquillamente fino al risveglio."
"Va bene, va bene, mi ha convinto, la seguo. Ma cosa dovrò fare?"

"Mah! Ho in mente una bella cura Keynesiana per il c.. corpo, forse le faro' scavare una buca, forse riempirla, oppure gettiamo i piloni del ponte sullo stretto. Vediamo cosa detterà l'ispirazione, vedrà ci divertiremo"
"OK sempre meglio di Ferrara, ma la prossima volta sig. Ministro non potreste mandare Vittoria Gabello, al posto suo intendo?"
"Nooo, le ho gà detto che lei non è nello scaglione di reddito giusto."
"Ah scusi, è la crisi?"
"Si, con quella giustifichiamo tutto."

È finita in Europa l'«età dell'oro». È finita la fiaba del progresso continuo e gratuito. La fiaba della globalizzazione, la «cornucopia» del XXI secolo. [...] Il tempo che sta arrivando è un tempo di ferro. Giulio Tremonti "La paura e la speranza"

15 apr 2009

Punite i vignettisti!

Rilancio il link di Carletto sulle vignette di Vauro.
A mio avviso, si è perso il senso della misura. Posso capire che un conduttore particolarmente fazioso e mistificante possa essere messo in discussione per la linea editoriale della propria trasmissione, in particolare se quel conduttore è Sontoro.
Ritengo veramente inconcepibile invece che venga sospeso un vignettista satirico per aver fatto ... satira.
Di questo si è trattato. Mi spiego tutto questo solo ipotizzando che Vauro con la sue vignette abbia veramente preso qualche nervo scoperto. Non posso pensare altro, non vedo altra giustificazione.

A chi non vede il problema, posso solo consigliare di farsi due risate con la satira di regime. Quella si che è bella, diverte ed educa allo stesso tempo.
Tiè quindi. Beccatevi la solita vignetta di Forattini, se a voi quella roba fa ridere, allora ve la meritate proprio.

12 apr 2009

Se vuoi giocar coi grandi - il caso Galileo/Beidou.

L'affare Galileo aveva tutti i numeri per diventare un caso di successo della politica Europea. Una serie di scelte infelici e di intoppi rischiano invece di trasformarlo nella prima grande debacle europea.

Il Prologo
Il tutto inizia nel 1999, quando l'Europa individua nella dipendenza dal sistema di posizionamento Americano, il GPS, un fattore di debolezza strategica.

Il GPS, il sistema di posizionamento globale, permette a chiunque sia in possesso di un ricevitore GPS, di conoscere la propria posizione sul globo terreste con una precisione di circa 5 - 10 metri. Ormai in funzione dal 1995, il GPS è utilizzato in modo ubiquitario da navi, auto, aerei, navigatori personali.

Il problema è che il GPS nasce come sistema militare, in ogni momento il ministero della difesa americano può decidere di "oscurarlo" o renderlo impreciso in una particolare zona. Questa funzionalità è detta "disponibilità selettiva" in inglese selective availability o SA. Con la SA il governo USA puo' decidere la precisione che ha il segnale pubblico del GPS.
Date queste premesse, si comprende come un'Unione Europea con velleità geopolitiche veda sotto una cattiva luce la dipendenza dei propri servizi di posizionamento, civili e militari, da un'infrastruttura in mano al governo USA.
Così nasce nel 1999 l'idea di creare un GPS Europeo . Un sistema interamente civile che offre una serie di servizi pubblici e a pagamento, gareggiando così col GPS americano per potenza e precisione.
Oltre a questo Galileo è progettato per essere interoperabile con il GPS, permettendo quindi ai consumatori di avere apparecchi che beneficiano dell'uso contemporaneo di entrambi i sistemi.

Quindi dal '99 l'Europa inizia a pensare concretamente al problema e lavorare all'architettura e alla tecnologia definendo le linee guida del progetto. Gli Stati Uniti non vedono di buon'occhio quest'iniziativa e cercano di dissuadere gli Europei in tutte le maniere (lettera di Wolfowitz).
Nel 2002 sembra quasi che ci riescano , qualcuno dice che Galileo è "almost dead" . In realtà si lavora dietro le quinte per comporre un accordo politico tra i principali paesi.

Il Colpo di Scena

Nonostante le voci contrarie l'Europa tira dritto. Nel 2003 viene siglato il primo accordo che porterà alla creazione il consorzio Galileo Positioning System (notare l'acronimo GPS omofono del sistema statunitense) . Nel far questo cerca anche di coinvolgere altri partner esteri, tra cui la Russia e la Cina. Quest'ultima porta in dote ben 230 Milioni di Euro.
Nel 2005 la EU crea il consorzio europeo, formato da 8 industrie, che ha il compito di mettere in orbita i 30 satelliti che costituiranno la costellazione Galileo. In quell'anno viene lanciato il primo satellite sperimentale: il Giove A.
Il progetto però negli anni successivi s'impantana. Le industrie che partecipano al consorzio non trovano un accordo soddisfacente, i costi iniziano ad aumentare e alla fine il consorzio si sfalda e i partner commerciali, ad uno ad uno, si defilano.
La commissione europea decide allora di proseguire da sola, anche senza alcun partner commerciale, e si prende in carico tutti i costi.
La decisione è di Barroso che, nel 2008, dirotta 3,4 Miliardi di Euro dai fondi agricoli per finanziare il progetto e rimetterlo in carreggiata. Il 2013 viene indicato come data prevista per l'accensione del servizio. Il problema e' che a quel punto la gestione del progetto si "chiude" e i partner esteri si trovano a convivere con un ingombrante padrone di casa.

La Crisi
La crisi scoppia quando nel 2008 i Cinesi divorziano ed escono dall'iniziativa. Questi, che già da qualche anno si andavano lamentando di essere stati esclusi dai posti chiave del consorzio, decidono di tirare fuori dal cassetto il progetto Beidou/Compass e di abbandonare Galileo.
Beidou(letteralmente Orsa Maggiore) , è un sistema di posizionamento attivo dal 2006 con una copertura limitata al Paese di Mezzo. Nato come sistema militare è utilizzato primariamente dall'Esercito Popolare Cinese.
Quindi nel 2008 i Cinesi, arrabbiati per il ruolo minore in cui erano stati relegati in Galileo, si ritirano dal consorzio, e concentrano gli sforzi sul loro sistema domestico.
Anzi, per ripicca, decidono di trasformarlo in un concorrente alternativo al sistema europeo, impegnandosi a far evolvere Beidou in Beidou 2, simile a Galileo, sia come numero di satelliti che come frequenze, con l'obiettivo di renderlo operativo entro il 2010.

Ora, tutto questo causa un grosso problema. Infatti l'uso delle frequenze radio viene conferito a chi le occupa per primo e le mantiene in esercizio. La Cina, riuscendo a lanciare la costellazione Beidou prima degli Europei, crea di fatto grossi problemi a Galileo, a meno di modifiche impegnative al progetto (vedi qua).
Un bel problema quindi per gli Europei che avevano investito Miliardi di Euro in questa storia (vedi Salvate il soldato Galileo).

Tragedia ed Epilogo.
La parte più triste deve ancora arrivare. A quel punto gli Europei vanno infatti a lamentarsi dei Cinesi presso gli USA, per ricevere da questi un'accoglienza per lo meno "freddina".
Adesso siamo al 2009 e mentre gli Europei hanno messo in ordbita 2 satelliti sperimentali del sistema Galileo Giove A e Giove B, ma nessun satellite dei 30 della costellazione definitiva, i cinesi hanno già piazzato in orbita 2 satelliti della costellazione di Beidou 2. Galileo nessuno.
In compenso gli americani hanno già annunciato il potenziamento del proprio sistema GPS con l'iniziativa GPS Modernization (GPS III). I satelliti di questa serie non avranno la possiiblità di introdurre la SA offrendo oltretutto una maggior precisione. Con queste modifiche gli americano azzereno alcune necessità strategiche che Galileo avrebbe indirizzato.

Morale.
Non so se e come Galileo uscirà da questa empasse, ma da questa storia si possono imparare un paio di amare lezioni.
La prima è che non si deve mai far l'errore di sottovalutare i paesi emergenti. Quando la Cina sbatté la porta nel 2008 annunciando la ripresa di Beidou, gli Europei alzarono le spalle, minimizzando e catalogando le minacce cinesi come una fanfaronata. Per loro era impensabile che la Cina potesse sorpassarli in competenza tecnologica. Abbiamo visto come le cose siano poi andate in modo differente.

La seconda lezione dice che se decidi di giocare da potenza globale a quel punto devi giocare da solo. Non puoi, più sperare che gli Stati Uniti continuino a toglierti le castagne dal fuoco quando le cose iniziano a non andare nella direzione giusta.
Nel mondo multilaterale tutto è possibile, anche il sogno di avere un sistema di posizionamento indipendente, ma non c'e' nessuna pietà per chi osa fare il passo più lungo della gamba.

Lo spunto per questo Post è stato innescato da un articolo di Roberto Battiston su Le Scienze di questo mese. Conoscevo un po' la faccenda, ma non avevo mai avuto lo stimolo per approfondire tutta la storia.