28 apr 2007

Cliffhanger, La parola del giorno è ....

Cliffhanger. Nel contesto dei serial e dei telefilm indica il momento in cui l'azione si ferma bruscamente alla fine dell'episodio per dare l'aggancio all'episodio successivo.
Con il cliffhanger lo spettatore rimane con la curiosità di vedere come andrà a finire l'azione che si svolgerà nella puntata successiva, ed e' quindi un trucco per creare aspettativa.
Generalmente nei serial TV viene utilizzato per agganciare l'ultimo episodio di una stagione a quello della successiva.
Di Cliffhangers ne avevo visti un TOT, da X-Files a Lost, a Doc House, ma fino ad oggi non sapevo si chiamassero così.

27 apr 2007

Gitarella romantica


Prendo spunto dal blog di grazia (post di Stronza) per segnalare questa iniziativa della Space Adventures sponsorizzata da Buzz Aldrin.
Praticamente con 100Mega $ e' possibile farsi un viaggetto sulla Luna, non si alluna, il volo e' circumlunare. Si dovrebbe però godere di una bella vista.
Oltretutto dato che sulla Soyuz vi sono solo due posti, l'intimità dovrebbe essere garantita.
Coppie di multimilionari, farsi avanti please!
Volete mettere la posisiblità per voi e per il neonato settore del turismo spaziale?

25 apr 2007

Contabilità

Con la morte di Kurt Vonnegut, scrittore a me carissimo, si e' aperta anche un discussione sul bombardamento di Dresda.
Il fatto che a Dresda ci siano stati più morti su Hiroshima sembra che sia un falso storico.
Sembra infatti che Vonnegut, per la stima dei morti di quella notte, si sia basato sui dati di un negazionista. C'e' un bellissimo articolo qua sul cannochiale che tratta dell'argomento.

Stavo leggendo interessato che a Hiroshima sono morte probabilmente 60.000 persone in pochi attimi, mentre a Dresda, sotto le bombe incendiare degli alleati. dovrebbero esserne morte circa 25.000. E non, si badi bene, 135.000 come scritto in Mattatoio Numero 5.
Insomma stavo leggendo interessatissimo, quando ho avuto una sensazione strana alla bocca dello stomaco, ho avuto l'impressione che alla fine, per un discorso di verità storica si spaccasse il capello in quattro, tanto per onorare le cifre, contando i morti con il pallottoliere.
Un ottavo di milione di qua, ma falsi, sei decine di migliaia di la, nuclearizzati, due decine di migliaia e mezzo da questa parte, ma arsi vivi con il fosforo.
E allora pensando alla sorte di quei disgraziati, io qua al tranquillo al mio PC, in una tiepida sera estiva, a leggere con interesse il numero dei morti, di chi aveva ragione e di chi aveva torto, e di quanto. Dicevo io mi sono sentito veramente una merda.

P.S.
Questo post è stato migrato dal mio blog su Libero. L'intento del post non era di offendere il redattore del POST sul canocchiale, post oltretutto ben scritto e documentato, bensì esprimere lo stato d'animo di chi legge un report simile nella tranquillità della sua casetta

La (prossima) lunga estate calda.



Ci risiamo.
Come tutti gli inizi estati dell'ultimo lustro, giornali e telegiornali hanno iniziato a fare fosche previsioni riguardanti il caldo e la prevista siccità. Si paventano temperature sahariane e blackout nazionali innescati dall'uso smodato dei condizionatori.
Una catastrofe insomma. A credere alle sibille, passeremo l'estate senz'acqua, e per via dei distacchi enel delle utenze domestiche, senza energia elettrica. Al buio e al caldo, con i condizionatori inutili. Una visione da fine della civiltà, così come la conosciamo.
In generale, la scarsità di acqua è un bel problema per un paese che con l'acqua genera l'energia elettrica e disseta un'agricoltura assetata.

Con l'idea che che il nostro paese gia' rappresenti una potenza post industriale del 21o secolo, così affamata di acqua come di idrocarburi.
Sono in moltri a dire che come nel ventesimo secolo si è combattutobper il controllo del petrolio, in questo si combatterà per l'acqua. Risorsa ancora più preziosa e non sostituibile.

Sarebbe bello riuscire ad usarne meno, a conservarla per usi dove è veramente insostituibile.
Usarne meno però e' un bel problema. L'acqua serve per vivere, per cucinare, per lavarsi, per i processi industriali, per separare la spazzatura, per generare energia.

Nel nostro paese il 20% dell'energia dell'energia prodotta e' di origine idroelettrica. Relativamente alle fonti rinnovabili questa percentuale sale ad un po' meno dell'80% (vedi wiki)
La cosa interessante, dove esiste una opportunità, è che le crisi di potenza idroelettriche raggiungono il loro picco nel periodo estivo. Proprio in funzione della presenza del forte soleggiamento. Non è naturalmente un caso.
Ora, in un mondo perfetto, proprio il sole estivo potrebbe essere la fonte di energia alternativa per tappare e "spianare" i picchi di richiesta delle utenze.

Qua però il discorso si fa complesso, con il rischio di degenerare nella chiaccherata da bar sulle fonti rinnovabili, con corredo di facili speranze e di disillusioni.

A questo punto, in modo un po' schizoide, sposto il tema del post dall'acqua all'energia. Anche perchè alla base il problema delle risorse non rinnovabili e' sempre quello.

In sintesi, ci vorrebbe una politica energetica robusta, alternativa a questa che invece delle fonti alternative fa più che altro un obiettivo di ricerca, piuttosto che realizzare delle infrastrutture. Mi piacerebbe capire per esempio, com'e' che l'impianto più promettente dal punto di vista della generazione di energia solare, quello più economicamente efficente, quello di Priolo Gargallo, sia in sperimentazione dall'inizio del decennio.
E in sperimentazione rimanga sine die.
Rubbia che aveva sponsorizzato e ideato, alla fine e' scappato in Spagna, dove impianti simili sono già in realizzazione.
Anche negli Stati Uniti si fanno cose interessanti.
Noi continuiamo a sperimentare...

Alla fine che accadrà questa estate?
La mia boccia di cristallo mi dice che non accadra' un bel niente. O meglio, non credo si concretizzeranno gli scenari catastrofici che dipingono gli Italiani al buio e al caldo, impossibilitati ad accendere la luce o a far funzionare i condizionatori.
Alla fine, acquistaremo un po' di energia all'estero, gli agricoltori chiederanno lo stato di calamità e i produttori avranno il permesso di generare energia in più. Avranno la possibilità di far lavorare a pieno regime le vecchie centrali ad oli combustibili che altrimenti, per problemi di inquinamento ambientale dovrebbero girare a bassa potenza.

Il prezzo per chilovattora aumenterà, d'altra parte se una risorsa e' scarsa, è lecito farsela pagare di più.
E alla fine di tutto questo, una sola certezza...
Noi pagheremo.

Ok, si, a volte sono qualunquista... ;-)

23 apr 2007

Mai piu' senza!

Stamattina sono stato omaggiato di un insostituibile strumento manageriale. Utilissimo per effettuare previsioni, verificare stime e prevedere trend.
Per la vostra gioia: la foto su flickr
Qualcuno usa strumenti analoghi?
(E si era un po' che non postavo, ho avuto un periodo complicato..)