Da queste statistiche è possibile comprendere come vengono prodotti i milioni di Kwh richiesti dalle utenze elettriche italiane.
Dato che era un po' che circolavano dati slegati relativi all'aumento di installato di Eolico e fotovoltaico ero curioso di vedere queste statistiche, giusto per capire i benefici per il nostro sistema elettrico.
Guardate voi, i risultati sono notevoli.
Vedi il grafico sotto:
Il grafico (che ricalca il formato utilizzato qua ) mostra i pesi delle varie fonti di energia. Il rosa è l'apporto dell'idroelettrico, quasi costante da sempre. Il Rosso rappresenta la nostra breve esperienza con il nucleare. Spicca immediatamente il nuovo contributo del fotovoltaico (Giallo) e dell'Eolico (Verde).
Il grafico sotto mostra i rapporti relativi delle varie fonti e qua i rapporti si vedono ancora di piu'.
Intanto tiriamo alcune conclusioni.
Prima di tutto continua la tendenza a ridurre i consumi. Il 2013 abbiamo consumato meno del 2012 e ancor meno del 2011.
La riduzione del totale fa si che le centrali lavorino ad un ritmo piu' ridotto e far "apparire" maggiore l'apporto delle rinnovabili.
Se guardiamo il secondo grafico si vede chiaramente che la alla riduzione dei consumi è andato ad incidere principalmente sulla frazione prodotta con il termoelettrico.
La riduzione dei consumi totali ha reso quindi più' rilevante l'apporto delle fonti rinnovabili, ancor piu' della loro semplice crescita quantitativa.
Questo fa si che il nostro paese dipenda molto meno dalle fonti estere. Ricordo gli scambi con l'estero rappresentato tutt'ora la seconda fonte energetica italiana. Ma con questa tendenza, gli scambi rimarranno al secondo posto ancora per poco (vedi "L'Italia auto produce il 09% grazie alle rinnovabili" ).
Praticamente ormai in Italia non c'e' piu' modo di far a meno dell'apporto del Fotovoltaico e dell'Eolico. Il contributo attuale è 3 volte quella che è stata la nostra produzione massima ottenuta con nucleare.
Se il trend di crescita continua invariato, entro il 2018 , il fotovoltaico e l'eolico potrebbero insieme produrre un apporto pari a quello dell'idroelettrico.
Se non è questa la fase di transizione per il nostro paese verso una minore dipendenza dalle fonti energetiche estere, non ne so immaginare veramente un'altra differente.
Notare che dal 2013 gli incentivi per il fotovoltaico si sono ridotti notevolmente e già quelli del 5o conto energia (dal 2012 a luglio del 2013) erano notevolemente ridotti
Vediamo adesso come si comporterà il mercato durante il 2014 e il 2015. Durante quest'anno (2014) ci possiamo aspettare che entrino in funzione gli ultimi impianti preparati nel 2013, quelli ancora finanziati. Il 2015 sarà invece l'anno della verità, vedremo cioè se anche con incentivi notevolmente ridotti, il solare e l'eolico riusciranno a crescere forti solo della propria competitività e maturità tecnologiche.
Certo la crescita delle rinnovabili, riduce la dipendenza del nostro paese dalle fonti estere e "risolve" il problema dei blackout estivi, che per esempio affliggevano il nostro paese nella prima e seconda metà deli anni 2000. In questo scenario ci sono però delle zone grigie. Le nostre centrali termoelettriche, rischiano per esempio un pensionamento anticipato, ancor prima che impianti , a volte costruiti con soldi pubblici, siano stati completamente ammortizzati. La faccenda non è pero' così nera, grazie al minor consumo di la nostra bilancia commerciale è tornata in positivo dopo molti anni in cui era stata continuamente in negativo.
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