L'articolo dal titolo "Perchè la spesa pubblica non va tagliata" pubblicato sull'Hufftington Post del nostro Fassina, vice ministro del dicastero dell'Economia è illuminante.
E' illuminante come non vi siano praticamente differenze tra le visioni della destra e della sinistra populistica che si sono alternate alla guida di questo paese.
Un'analisi sull'articolo molto più ampia e esauriente sulle fallacie dell'articolo in questione le trovate qua, è sufficiente dire che Fassina compara le spese pubbliche pro capite in termini assoluti tra Germania , Francia e Italia per sancire che l'Italia spende chiaramente poco. Il fatto che i redditi medi degli Italiani siano sensibilmente piu' bassi di quelli dei cittadini Tedeschi e Francesi e che quindi non abbia senso comparare la spese pubblica procapite in euro è un pensiero che non sfiora minimamente l'ex ricercatore dell'FMI.
Quindi per tirare fuori il paese da una stagnazione decennale la ricetta è: "spendere" come se non vi fosse domani. Quasi che gli anni 80 fossero tornati. In realtà la Fassina e buona parte della dirigenza del PD quando guardano il futuro, vedono gli anni 80, il socialismo interventista di Mitterand come modello.
Il fatto che la sua analisi non tenga volutamente conto degli oneri del debito pubblico e neppure del peso della previdenza fanno sospettare quasi una mistificazione.
Questo perché, a mio avviso, nella mente di buona parte della dirigenza del PD , magari anche in buona fede, la soluzione ai nostri problemi attuali risiede nel ripetere quello che è stato fatto in passato.
Una coazione a ripetere, che in questo momento, con un debito che si gonfia di anno in anno come un supplì e pesa come un macigno, potrebbe risultare disastrosa per il paese.
Non "gongolino" coloro i quali si sentono a "destra" (quale destra poi) anche Tremonti ha manifestato più volte affermazioni e visioni simili a quelle di Fassina. Se vogliamo uscire da questa crisi, l'unica via d'uscita sono gli investimenti (la spesa) e non l'austerity (il controllo dei costi), questo era lo statement.
Infatti a riguardare l'azione dei governi di "destra" era evidente come venissero aumentate le spese senza coperture. Le tasse dovevano rimetterle poi "quelli" dei governi successivi.
Son buoni tutti a fare gli "espansionisti" così...
A questo punto schiacciati da volgate populistiche di destra o di sinistra noi non rimane che sperare in rapido un commissariamento Europeo della nostra economia.
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