11 mar 2009

Corsi e ricorsi: La crisi non è la stessa per tutti.

Se siete un imprenditore, forse in questo periodo avete di che preoccuparvi, e' infatti probabile che le banche vi facciano problemi per rinnovare il fido o che vi chiedano improvvisamente di rientrare dallo scoperto.
Anche se siete un dipendente di un'azienda dalla situazione non molto florida probabilmente avete poco da festeggiare. Se poi siete un libero professionista, è probabile che la congiuntura economica vi stia per obbligare a stringere la cinghia e peggio ancora, se siete un lavoratore a termine, in questo periodo più che in altri potreste non vedere il vostro contratto rinnovato.
Una tragedia, quindi.
O no?
Come sempre, dipende egoisticamente da quale lato si osservi la situazione.
Proviamo a guardarlo dal punto di vista di un pensionato, per esempio, o da quella di un lavoratore dipendente di una grande organizzazione stabile come lo stato, per esempio.
Da questo punto di vista, la congiuntura economica potrebbe anche essere valutata come la più favorevole degli ultimi vent'anni.
In questa situazione il vostro stipendio fisso è garantito. Contemporaneamente il costo della benzina scende, insieme ai tassi dei mutui e al prezzo dei generi alimentari. Un periodo in cui non si sente più parlare di più di inflazione programmata e di ritocchi di tariffe e canoni.

E più il sistema va in crisi, più quei i pochi soldi che sembravano non aver valore, adesso un certo peso iniziano a mostrarlo; e più passa il tempo, più quei soldi valgono qualche cosa di più, dato che i prodotti tendono a costare meno.

Dato che in Italia ci sono 3 Milioni e spiccioli di dipendenti pubblici, a questi vanno aggiunti i 16 Milioni di pensionati. 19 Milioni su un totale di 38 Milioni di contribuenti. Con questi numeri possiamo dire che probabilmente il 50% dei contribuenti non sono stati minimamente sfiorati dalla crisi. Anzi stanno decisamente meglio adesso che 8 mesi fa.
Nessun governo con nessuna manovra economica di sostegno alle famiglie, avrebbe potuto creare una situazione cosi' favorevoli.
Questa sono categorie che contrariamente a quando si potrebbe credere, hanno tendenzialmente meno da guadagnare quando l'economia decolla. Infatti in quei momenti l'aumento dell'inflazione tende ad impoverire chi ha un reddito fisso. Al contario, come per un contrappasso economico, quando tutta l'economia retrocede, quando tutti gli altri vanno indietro, chi ha un reddito fisso continua a rimanere fermo dove era. E per un'illusione del movimento, sembra quasi che vada avanti.

Come paese, l'Italia quando l'economia mondiale decolla, mentre tutti gli altri paesi corrono, noi corriamo un po' meno. Di comverso quando gli altri affondano, noi affondiamo sempre un po' meno e tendiamo a rimaniamo a galla.
Siamo strutturalmente e demograficamente organizzati come un paese di dipendenti e di pensionati, nel bene e nel male.
Ecco perché credo che alla fine usciremo da questa crisi probabilmente meno malconci di altri paesi.

Personalmente mi sono semplicemente stancato del profluvio di news sulla situazione tremenda legata al momento.

Qua dsi parla di aiuti e di incentivi, ma preferire vedere qualche idea originale su come venirne fuori. Obama negli USA ha indicato una direzione che consiste nell'investire e incentivare un nuovo modello di sviluppo energetico. Noi invece che cosa abbiamo intenzione di fare oltre ad un Ponte e a qualche pezzo di autostrada? Abbiamo qualche idea che non sia già venuta a Keynes e poi implementata da un Roosevelt 70 anni fa?
La boutade, poi, di togliere gli incentivi sul risparmio energetico e di introdurre un decreto per il rilancio dell'edilizia, non l'ho sinceramente capita.

2 commenti:

Miranda ha detto...

Volevo ben dire io! Son almeno tre o quattro anni che noi statali e pensionati sentiamo la crisi: aumento dei generi alimentari, della benzina, delle bollette, dei mutui, ecc...e diminuizione del potere d'acquisto di salari e pensioni. Quello che tu dici mi fa sperare che finalmente per noi sia finita la crisi: era ora!

Taz70 ha detto...

E' un fenomeno bizzarro. Quando l'economia tira aumenta tutto, e per i lavoratori salariati sono dolori. Poco male per i liberi professionisti/imprenditori che lavorano sul markup. Loro possono adeguare le tariffe in un modo abbastanza flessibile. Quella cosa che tu chiamavi crisi per loro era la normale espansione economica.
Buffo vero?
Tornando al nostro piccolo, hai un mutuo a tasso variabile? Consumi un po' di benzina perche' pendolarizzi, oppure hai un contratto enel sul mercato standar?
Beh! Allora te ne dovresti essere accorta.
Sorridi, una volta tanto non piove sul solito bagnato.
Immagino pero' che questo punto di vista possa apparire estremamente egoistico nei confronti di chi e' finito in cassa integrazione o peggio.