Non riesco sinceramente a comprendere se il nostro presidente del Consiglio quando afferma che la crisi è ormai archiviata con questa manovra, sia effettivamente convinto di quello che dice o stia cercando di convincere gli elettori.
La verità è che questa manovra è uno sbuffo ( per usare un termine presentabile) rispetto alla montagna di debito che il paese ha sulle spalle. Parliamo infatti di 54 Mld di eu, auspicati, contro oltre 1800 Mld, e passa,di eu di debito. L'aleatorietà di alcune misure (il getti previstoto, potrebbe anche essere inferiore), l'aumento dello spread, temo faranno si che ben presto sarà necessario rimetter mano alle finanze dello stato.
Non c'e' da illudersi, non c'è grande spazio per la crescita per un paese come il nostro, se fossimo un paese molto competitivo potremmo riuscire a fare come la Germania, quasi un 2% l'anno. Ma non siamo un paese competitivo e di riforme strutturali per diventarlo non ve ne è traccia.
Non ci sono neanche riforme strutturali per come vengono spesi i soldi pubblici, la previdenza da sola assorbe una parte considerevole del nostro budget. Il resto andrà a pagare sanità ed interessi sul debito.
A questo punto infatti un qualunque governo non ha molte possibilità. Impossibile aumentare le tasse, impossibile tagliare la previdenza senza scatenare una rivolta sociale (o in modo meno drammatico, perdere il consenso di cui il governo stesso ha necessità di godere). Quindi lo scenario, come possiamo immaginarlo prevede che nei prossimi anni, non ci sia ne crescita ne investimenti, difficile farne con le casse vuote, e quindi?
Quindi continueremo così, in questo eterno inverno, senza redenzione.
A questo punto mi chiedo, ma se invece di cercare di speremere l'acqua dalle pietre, e se facessimo un bel default?
Non sarebbe meglio, invece di questa agonia senza soluzione, un bel default subito, i 4-5 anni di sofferenze e e poi riniziare da iniziare da capo, ma senza fardelli insopportabili, magari poveri, ma padroni del nostro destino?