Niente da fare. Il pronunciamento della consulta sul Lodo Alfano mi ha preso alla sprovvista. Fossi stato un bookmaker, ieri avrei perso un bel po' di soldini a pagare le quote di chi aveva scommesso sull'esito effettivo.
Incredibilmente gli unici che non si sono stupiti sono stati i miei amici conoscenti che abitano fuori dall'Italia. Dall'estero la percezione della situazione italiana è sicuramente differente.
Mi rendo conto adesso che il ventaglio delle evoluzioni possibili si allarga rapidamente. Due giorni fa eravamo un paese con una maggioranza tronfia e tracotante, un'opposizione da operetta, bloccato e imballato, adesso la situazione puo' evolversi in modo inaspettato. A chi queste ora è giù in strada ad esultare, consiglierei di tornare con i piedi per terra: al momento non c'è niente di nuovo B. è sempre stato inquisito ed da oggi potrà tornare ad esserlo. Gramellini ci ricorda come questo sia lo stato naturale del nostro PresConsMin. Non credo che, nel prossimo futuro, le orde rosse prenderanno d'assalto il palazzo d'inverno. Quello che ci possiamo, al limite ,aspettare è un rimescolamento del peso di alcune figure all'interno del PdL. Staremo comunque a vedere,
Naturalmente il PresConsMin tuona contro i giudici di sinistra e contro i verdetti politici. La verità è che la sentenza della Consulta è quantomai tecnica. Non si ribadisce che un cittadino non possa avere i processi penali temporaneamente sospesi, ma che tutto questo, avrebbe dovuto essere reso legge con una legge costituzionale.
Tutto qua.
Sarebbe bastato per il PresConsMin usare un iter parlamentare meno da furbetto e non ci sarebbero stati problemi. Una bella riforma costituzionale ben fatta, sarebbe stata inoppugnabile. Ma si sa, lui è circondato com'è solo da avvocaticchi ha sempre preferito procedere un pezze, a leggine a persona, ad emendamenti. E questo è il risultato.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento