28 ago 2009

Il caso dell' onorevole B. e del signor B.

è un po' che non scrivo, vediamo di riprendere prima di arrugginirci del tutto, onde evitare di finire a postare unicamente aggiornamenti di status su FB.

Oggi Il Giornale pubblica un'infamante inchiesta sul Dino Boffo direttore di Avvenire. L'inchiesta copre aspetti della vita privata del signor Boffo con pienezza di particolari e di riferimenti.
Vista da fuori la manovra sembrerebbe proprio una rappresaglia da parte del Direttore del Giornale ( o del suo editore) alle critiche mosse, da alcuni esponenti vicini alla CEI, su atteggiamenti simili a quelli contestati al premier.
Tutto questo è molto divertente, anche perché il cardinal Bertone, ha in fretta e furia cancellato la cena di rappacificazione che doveva tenere assieme all'onorevole B.
Non so che cosa sarà della cerimonia della perdonanza. Si dice che l'onorevole B. sia su tutte le furie per l'accaduto.
In ogni caso non riesco a mettere sullo stesso piano l'ipotetica conduzione del privato contestata al nostro onorevole B., Presidente del Consiglio, con quella contestata al povero Boffo. In fondo, Boffo, non è il mica il massimo responsabile dell'esecutivo italiano. O al pubblico deve interessare se il signor B., direttore di Avvenire è ricattabile? Sinceramente credo proprio di no.

3 commenti:

Miranda ha detto...

Il Grande Tollerante, alias il giornalista che al posto del cervello ha un registratore di cassa, fustiga Boffo (sconosciuto ai più) per questioni personali ed irrisorie. Se Boffo non ha le carte in regola per fare il moralizzatore forse il Littorio Feltri non le ha per fare il Fustigatore. Speriamo che tutta questa spazzatura gli si rivolti contro!

Taz70 ha detto...

Mah! (Ciao Miranda)
Vista l'ultima, oggi si è dimesso Boffo, magari adesso lo fa anche il ns. premier.

Miranda ha detto...

...sì...o il super pagato Feltri...