Venerdì sera, A1.
Il momento di massimo traffico. Tutti in fuga da Milano per precipitarsi nei meravigliosi luoghi di vacanza forzata.
L'autostrada e' un tubo di metallo a 6 corsie. Nei momenti in cui l'autostrada sale su un dosso si ha la possibilità di guadagnare la visione per qualche chilometro davanti a se. A quel punto diventa pienamente visibile il serpentone di fari retrovisori rossi che abbiamo davanti.
Nonostante tutto, il traffico scorre. Procediamo incanalati a 120 -130 chilometri l'ora portati avanti dalla corrente.
Davanti a me, un grosso SUV mi precede sonnacchioso. Dal fatto che tenga circa 50 metri dall'auto davanti, invece di incalzarlo furiosamente, si intuisce che è il guidatore può essere una persona dai nervi saldi oppure uno che guida in stato di trance la sua Sport Utility.
Il tipo nell'Audi A4 , che segue l'auto che mi segue, a quando pare è di una pasta differente.
Non riesce a farsi una ragione dello stato delle cose. Inizia a lampeggiare e a sfareggiare per chiedeer strada e superare.
Quanto creda di guadagnare facendo così rimane un mistero.
L'auto che mi segue si butta di colpo a destra dando spazio all'A4 furiosa.
Questa a quel punto accelera e viene a mettersi dietro di me e ricomincia la pantomima: mette la freccia a sinistra e sfareggia con gli abbaglianti.
Non riesco a capire esattamente dove speri di andare ma, dato che lo chiede con tale insistenza, decido di accontentarlo e mi sposto sulla corsia più a destra.
Bisogna dire una cosa, guidare in autostrada è tra le cose più monotone e snervanti che mi vengono in mente.
Il limbo te lo puoi raffigurare indifferentemente come una sala d'aspetto per l'eternità o come una A1 infinita che porta al niente. Per me è la stessa cosa. Anzi in sala d'aspetto nessuno ti sfareggia.
In questo momento di noia mortale, l'unica cosa che mi potrebbe dare una soddisfazione, sfogando la mia frustrazione dell'essere qua, di è far arrabbiare il tipo dietro ancora di più.
Lo so è meschino, triste, da microuomini, untermensch insomma.
Ma capitemi , vi prego, abbiate pietà per qualcuno che ha una vita tale da dover trarre divertimento da gioie così infantili.
Comunque la situazione è noiosa, talmente noiosa che qualunque diversivo è ben accetto.
Ed ecco , mi sono appena spostato sulla corsia di destra, che noto come di fronte a me, per almeno 200 metri, non ci sia nessun veicolo.
Il SUV viaggia a destra con la corsia di sinistra assolutamente libera. Capita.
L'A4 mi si e' intato affiancata e sta iniziando a esibire il proprio rituale di dominanza autostradale composto da freccia a sinistra e sfareggiamento nei confronti del SUV.
A questo punto e' chiaro come il tipo che guida il SUV stia dormendo. Questo infatti non reagisce, non accelera minimamente, non fa una piega.
A quel punto con un filo di gas accelero e inizio a superare il SUV a destra. Marcia per file parallele, no? (Grin)
La mia manovra viene notata dall'A4 che sfareggia e lampeggia in modo insistente ad una frequenza ancora più alta al SUV.
Ma tanto quello dorme.
E' chiaro che il fatto che qualcuno faccia il "furbo" sta facendo infuriare lo sfareggiatore.
E il notarlo mi regala una piccola perla di gioia inestimabile.
A quel punto l'autista del SUV si scuote dal torpore.
Accorgendosi della presenza dell'inseguitore inizia a spostarsi a destra.
Il problema è che la corsia è occupata dal sottoscritto.
Fa per spostarsi a destra, mette la freccia, ma si accorge dell'ostacolo e rimane piantato li.
Il tipo dell'A4 a questo punto è veramente inferocito, ha accorciato la distanza dal paraurti del SUV a pochi centimentri continuando lo sfareggiamento.
Nel frattempo ho superato il SUV e mi sono infilato nei comodi 50 metri che aveva lasciato liberi di fronte a se, terminando la manovra.
Con la corsia libera l'autista del SUV può alla fine spostarsi a destra, permettendo all'A4 di balzare in avanti al mio inseguimento.
Ed effettivamente ce l'avrebbe quasi fatta se una panda sulla corsia di destra non avesse deciso di superare un furgone buttandosi a sinistra e tagliando nuovamente la strada all'A4.
Vi lascio immaginare la reazione dell'A4, al limite del parossismo automobilistico.
Confesso di aver sogghignato non poco durante tutta questa pantomima.
Dopo dieci minuti, pienamente pago di questa vittoria, ho fatto magnanimamente passare l'A4 che ha continuato a sfareggiare verso sud est.
Mi vengono in mente un pensiero e una morale
1) Inutile prendersela se hai perso. Per quanto vacua e idiota sia la gara in cui ti sei messo, tipo nuotare più veloce della corrente su una autostrada congestionata.
2) Forse gli idioti esistono per permettere ai meno furbi di sentirsi, a modo loro, intelligenti?
Sento che tutto questo ha delle implicazioni molto profonde sulla mia vita che, per ora, continuano a sfuggirmi.
Buon we.
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2 commenti:
Bellissimo! Il filosofo dell'A1! :)
Che ti devo dire, quest'estate c'ho passato un bel pò di tempo. Lo step filosofeggiante è l'ultimo dopo, nell'ordine:
1) L'Ira.
2) l'Ira nei confronti del genere umano.
3) L'Ira verso se stessi.
4) La negazione.
5) L'accettazione.
... :-)
Ci vorrebbe un bell'elicottero... Sono meno di 200 km in linea d'aria, montagne poco alte nel mezzo.
Se po fa?
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